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Continua il dominio del Lione

La stagione si è conclusa con un'inedita fase finale a otto squadre ma a vincere è sempre il Lione, al suo quinto titolo consecutivo.

Lyon, now the seven-time champions
Lyon, now the seven-time champions Getty Images

Non c'è stato niente di scontato nella UEFA Women's Champions League 2019/20 tranne la squadra vincitrice del torneo.

Poco prima dell'inizio dei quarti previsti a marzo, la competizione è stata sospesa per l'emergenza COVID-19. Al posto della prevista finale di maggio a Vienna, si sono giocate ad agosto a porte chiuse delle sfide in gara unica a eliminazione diretta tra otto squadre a Bilbao e San Sebastiàn.

Highlights: Wolfsburg - Lione 1-3

Ben 62 squadre (un record) provenienti da 50 nazioni diverse hanno preso parte al torneo, ma dai quarti di finale i soliti club sono venuti alla ribalta - fatta eccezione per il Manchester City eliminato dall'Atlético Madrid per il secondo anno consecutivo agli ottavi. Uscito agli ottavi come nel 2014/15 anche il Glasgow City, battuto ai rigori dal Brøndby.

Sempre agli ottavi di finale, quando il suo Lione è diventata la prima squadra a superare le 100 partite nel torneo, Ada Hegerberg ha superato la migliore marcatrice di sempre del torneo con 53 gol alla sua 50esima presenza appena. Tuttavia un infortunio al crociato a gennaio avrebbe costretto a restare fuori per il resto della stagione - anche dopo il rinvio - l'eroina della finale del 2019, autrice di una tripletta.

Col Lione in rotta verso il quinto titolo consecutivo e il settimo complessivo, il Bayern è arrivato a un passo dall'impresa ai quarti di finale contro il club francese che alla fine si è imposto 2-1. Nelle rimanenti sfide dei quarti, il Paris Saint-Germain ha vinto con lo stesso risultato contro l'Arsenal, il Barcellona ha superato 1-0 l'Atlético e il Wolfsburg ha battuto 9-1 il Glasgow col poker di Pernille Harder.

Le semifinali sono state più equilibrate; il Wolfsburg ha battuto 1-0 i vice campioni del 2018/19 del Barcellona grazie alla rete di Fridolina Rolfö. Anche l'altra semifinale tra Lione e PSG si è conclusa 1-0 grazie alla rete di testa di Wendie Renard -calciatrice con più presenze nel torneo. In finale sono andate quindi Wolfsburg e Lione.

Il Wolfsburg aveva battuto il Lione nel 2013 all'esordio ma nelle ultime quattro stagioni è sempre stato eliminato dalla formazione francese, comprese le finali del 2016 e 2018. Questa volta, nella finale di San Sebastián, il Wolfsburg è andato sotto per 2-0 a fine primo tempo con le reti di Eugénie Le Sommer e Saki Kumagai, entrambi su assist dalla destra di Delphine Cascarino.

Nel secondo tempo il Wolfsburg è tornato alla riscossa accorciando le distanze prima dell'ora di gioco col capitano Alex Popp, anche lei veterana negli otto precedenti tra le due squadre (un record) insieme a Sarah Bouhaddi, Renard e Le Sommer. Negli ultimi minuti però il Lione ha blindato il risultato col 3-1 di Sara Björk Gunnarsdóttir, passata dal Wolfsburg al Lione il mese precedente e diventata la prima islandese a vincere il torneo.

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Per Renard, Bouhaddi – alla nona finale col Lione – e Le Sommer, è il nono titolo (uno in più di Paco Gento, detentore del record maschile). Sette volte vincitore nell'arco di dieci anni, il Lione ha così eguagliato il record del Real Madrid di Gento dei primi anni dalla nascita della Coppa dei Campioni, e per la prima volta ha disputato una stagione perfetta - impresa riuscita una volta all'Umeå nel 2003/04.

Bouhaddi ha detto: "Facciamo fatica a credere che siamo riusciti a vincere il nostro quinto titolo consecutivo. Siamo super orgogliosi di noi stessi; è stata una competizione molto difficile. Se firmi per il Lione, sai che vincerai il torneo".