La tripletta di Hegerberg regala la coppa al Lyon
lunedì 20 maggio 2019
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La tripletta nel primo tempo di Ada Hegerberg a Budapest contro un Barcellona alla sua prima finale ha permesso al Lyon di vincere il suo quarto titolo consecutivo e il sesto complessivo.
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Nel 2017/18 il Lyon aveva stabilito nuovi record vincendo la sua quinta UEFA Women's Champions League nonché la terza di fila. Le francesi hanno incrementato quei record un anno dopo.
Per la prima volta la finale è stata separata da quella di UEFA Champions League maschile, con la partita che si è giocata al Ferencváros Stadion di Budapest. Il Barcellona, all'esordio in finale, ha subito una dura lezione dalle fancesi che dopo appena 30 minuti erano già in vantaggio per 4-0.
Il Barcellona aveva subito uno shock simile nell'andata dei sedicesimi quando dopo un'ora di gioco era andato sotto per 3-0 contro i kazaki del BIIK-Kazygurt, salvo segnare il gol della bandiera in trasferta con Toni Duggan. Nel ritorno il Barcellona ha però vinto 3-0 e non ha più subito gol fino ai primi minuti della finale.
Mentre il Barcellona ha superato indenne il sedicesimi, il Manchester City non ce l'ha fatta dopo una sconfitta interna per 2-0 con l'Atlético Madrid che ha interrotto le speranze di una terza semifinale in altrettante partecipazioni. Anche gli esordienti della Juventus sono caduti perdendo 3-2 complessivamente col Brøndby, i cui connazionali del Fortuna Hjørring sono stati eliminati ancora una volta dalla Fiorentina.
Il Lyon ha prima eliminato le norvegesi dell'Avaldsnes e poi l'Ajax con un 13-0 complessivo. Negli ottavi il Wolfsburg ha battuto 10-0 complessivamente l'Atlético ma mentre Barcellona, Chelsea, Paris Saint-Germain e Bayern München sono approdati ai quarti, gli svedesi del Rosengård sono stati sconfitti dallo Slavia Praha – al secondo quarto di finale consecutivo – e l'LSK Kvinner ha interrotto l'attesa di nove anni della Norvegia per avere una squadra ai quarti, eliminando il Brøndby.
Se qualcuno si aspettava l'ennesima finale tra Lyon e Wolfsburg dopo il 2016 e il 2018 (senza dimenticare il 2013), sarà rimasto deluso dall'accoppiamento dei quarti tra le due squadre. Il Lyon ha vinto di misura l'andata per 2-1 davanti a 17.840 spettatori (nuovo record della competizione per il turno), prima di travolgere a domicilio il Wolfsburg per 4-2.
Nei quarti altre due big sono state accoppiate: Chelsea e Paris. Il Chelsea ha vinto l'andata per 2-0 ma il Paris nel ritorno è arrivato a un passo dai supplementari prima della rete di Maren Mjelde che ha chiuso il discorso qualificazione in favore delle londinesi. Nell'altra sfida il Bayer è stato costretto sull'1-1 in casa dello Slavia di fronte a 6.822 spettatori (record per la Repubblica Ceca nella competizione), ma nel ritorno in casa si è imposto per 5-1; il Barcellona invece ha battuto l'LSK per 3-0 al Mini Estadi e 1-0 in Norvegia.
Così una tra Barcellona e Bayern sarebbe andata per la prima volta in finale. A spuntarla sono stati i Blaugrana che hanno vinto 1-0 in casa e in trasferta. Nell'altra semifinale il Lyon ha nuovamente vinto 2-1 in casa, battendo il Chelsea davanti a 22.911 spettatori (record della competizione, finale esclusa). Nel ritorno Eugénie Le Sommer ha portato subito in vantaggio le francesi, ma il gol su punizione di Ji So-Yun ha riacceso le speranze delle inglesi che però non hanno più segnato.
Nella finale di Budapest, il Lyon è passato in vantaggio dopo appena cinque minuti con una calciatrice nata proprio nella capitale ungherese: Dzsenifer Marozsán. Hegerberg ha poi realizzato una tripletta in 17 minuti che ha portato il risultato sul 4-0 dopo mezz'ora di gioco. Il Barcellona non ha avuto la forza di rimontare e sul finale ha segnato la rete della bandiera con l'attaccante nigeriana in prestito, Asisat Oshoala.
Wendie Renard ha stabilito un record in finale con la sua 82esima presenza nella competizione, una in più di Camille Abily. Per Renard e Bouhaddi è stata l'ottava finale; loro e Le Sommer sono state presenti in tutti e sei i trionfi del Lyon.