Il Tyresö secondo Marta e Boquete
giovedì 3 ottobre 2013
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Il Tyresö FF, debuttante in UEFA Women's Champions League, è pronto alla grande sfida con il Paris Saint-Germain. Marta e Verónica Boquete credono che le campionesse di Svezia possano dire la loro anche in Europa.
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Sono passsati nove anni da quando l'Umeå IK è stata l'ultima squadra svedese a vincere un trofeo europeo. Ma il Tyresö, debuttante in UEFA Women's Champions League, vuole rimettere le cose a posto.
Grandi investimenti come quelli sulla brasiliana Marta – fondamentale nel trionfo dell'Umeå nel 2004 – e sull'attaccante spagnola Verónica Boquete hanno portato la squadra al primo titolo nazionale. Adesso le svedesi sono pronte per sfidare il Paris Saint-Germain FC nei sedicesimi di finale. Marta e Boquete, fresche di rinnovo semestrale con il club scandinavo, sono certe di poter far bene anche in Europa.
UEFA.com: Il Tyresö ha le carte in regola per vincere il trofeo?
Marta: Siamo una squadra di qualità. Senza nulla togliere al campionato francese, quello svedese è superiore. Giochiamo partite molto aggressive e questo ci aiuterà a fare bene in Champions League.
Verónica Boquete: Vogliare fare una buona Champions League. Le migliori squadre d'Europa partecipano a questo torneo, e il Tyresö si è appena affacciato su questa competizione. Due o tre anni fa questa squadra era ancora sconosciuta, pertanto sarà difficile competere con club che vantano una lunga tradizione e esperienza in Champions League, ma abbiamo le calciatrici e la voglia di vincere. Il campionato svedese è molto competitivo e siamo riuscite a vincerlo.
Il nostro obiettivo è raggiungere la finale di maggio. Molte persone sono scettiche sulle nostre possibilità di raggiungere la finale alla prima stagione in Champions League, ma quello è il nostro obiettivo. Faremo il massimo e penso che ci siamo già guadagnate un certo rispetto in Europa. La genta sa che il Tyresö è in grado di giocare un buon calcio.
UEFA.com: Quali sono stati i principali punti di forza della squadra lo scorso anno?
Boquete: Il nostro stile di gioco. Qui in Svezia sono più abituati a un calcio fisico, più intenso, con lanci lunghi. Il Tyresö aveva una rosa di calciatrici che prediligevano un altro tipo di calcio, più manovrato. Ci piace avere il possesso della palla. Questo ha fatto la differenza, e avere vinto con questo stile di gioco ci ha dato fiducia.
UEFA.com: L'arrivo in panchina di Tony Gustavsson cosa ha portato?
Marta: Per competere in uno dei migliori campionati del mondo occorre lavorare, e al vertice di questo lavoro ci deve essere un capo. Tony svolge questo ruolo molto bene. Noi ci sentiamo sicure perché sappiamo che sa alla perfezione quello di cui abbiamo bisogno per giocare bene a livello corale e individuale.
UEFA.com: La statunitense Christen Press è arrivato quest'anno e ha già lasciato il segno...
Marta: Sì, può ricoprire diversi ruoli d'attacco. A volte io arretro e lei si inserisce al centro. E' una calciatrice dotata tecnicamente e molto abile nella finalizzazione.
UEFA.com: Marta, hai vinto l'ex Coppa UEFA Femminile con l'Umeå. Quale blasone ha questa competizione nel mondo?
Marta: Oggi si chiama Champions League e ha un profilo più alto. Il nome stesso richiama la Champions League degli uomini. Questo è importante perché dà maggiore valore al torneo. Ci sono molte squadre in Europa che sognano di giocare la Champions League. Significa che il calcio femminile cresce di giorno in giorno e ha una reputazione internazionale, e in futuro crescerà ancora di più.
UEFA.com: Veró, sei arrivata in questo club insieme a Marta. Quanto ha contribuito Marta con la sua esperienza a ottenere i successi che avete conseguito?
Boquete: Marta è sempre stata il mio idolo sul campo. Quindi arrivare qui e avere la possibilità di giocare con lei... Se senza di lei eravamo già le favorite, con Marta eravamo obbligate a vincere. Ha dato una grossa mano alla squadra e ha segnato gol importanti.