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Lione 'incredibile' per Rapinoe

L'ala americana, che ha rinforzato la corazzata francese a gennaio, parla con UEFA.com della finale in programma a Stamford Bridge e della sua vita in Francia.

La nazionale americana Megan Rapinoe
La nazionale americana Megan Rapinoe ©Getty Images

L’Olympique Lyonnais già dominava il calcio europeo prima di ingaggiare due delle calciatrici più famose al mondo a gennaio: l’ala americana Megan Rapinoe e l’attaccante giapponese Shinobu Ohno.

Rapinoe ha segnato nei quarti di finale della UEFA Women's Champions League contro l’FC Malmö e si è ripetuta in finale contro l’FCF Juvisy Essonne. In vista della finale contro il VfL Wolfsburg a Stamford Bridge, l’americana parla con UEFA.com.

UEFA.com: Qual è la differenza più grande tra il giocare a livello professionale qui e negli USA?

Megan Rapinoe: L’intera vita è qui, al club; vivi nella città in cui giochi, per un periodo così lungo che puoi ambientarti. Ho giocato per tre anni a livello pro nel mio paese ma non vivevo davvero nella stessa città dove giocavo, era solo per cinque o sei mesi alla volta. Qui posso godermela di più, nel senso che posso andare a lavoro, tornare a casa e poi godermi tutto il resto della mia vita nello stesso posto.

UEFA.com: Cosa ti ha spinto a scegliere il Lyon?

Rapinoe: Giocare per una delle squadre più forti al mondo, non ci ho dovuto pensare troppo. Io ero interessata, loro erano interessati, è stato tutto reciproco. E giocare in Champions League è qualcosa di grande per me; non abbiamo un torneo così da noi, non siamo cresciute con quel sogno. Adoro il torneo e prendere parte a grandi sfide.

UEFA.com: Quali sono stati i segreti del Lyon questa stagione?

Rapinoe: Questa squadra è incredibile, ogni giocatrice è fantastica, anche chi siede in panchina. Patrice [Lair], il nostro tecnico, non ci lascia mai pensare: "Oh, siamo così brave." Vuole sempre il meglio da noi, non importa se stiamo vincendo 10-0 o se all’intervallo siamo ancora 0-0. E’ una bella spinta per noi.

UEFA.com: Come va con il francese, ha rappresentato una barriera per te all’inizio?

Rapinoe: Ci sto arrivando! E’ abbastanza difficile. Non ho preso lezioni, ma se tornerò per un’altra stagione, allora ci vorranno proprio. Sul campo in molte parlano inglese, aiuta, e poi ho imparato le parole principali, le frasi che mi servono in campo. E anche quando non capisco tutto alla perfezione intuisco comunque la situazione e cosa devo fare.

UEFA.com: Che pericolo rappresenta il Wolfsburg per voi?

Rapinoe: Il calcio tedesco è sempre pericoloso. Il calcio francese non è altrettanto forte a livello fisico, noi siamo più tecniche. Le calciatrici tedesche puntano molto sulla grinta e la lotta, e ciò potrebbe disturbare il nostro modo di giocare, spero non troppo.

UEFA.com: E Stamford Bridge?

Rapinoe: Negli ultimi due anni ho giocato nei fantastici stadi dei Mondiali in Germania, poi l’Old Trafford, Wembley e adesso Stamford Bridge – non potevo nemmeno sognarmi di giocare in stadi come questi tre anni fa. Giocare la finale delle Olimpiadi, dei Mondiali e adesso della Champions League, come farò a fare di meglio? E’ bello giocare in stadi con grande storia delle partite così importanti.

UEFA.com: Come viene considerata questa competizione in America?

Rapinoe: Sta diventando sempre più popolare, specialmente da quando le americane vengono a giocare qui. Io e Tobin [Heath] siamo in Francia, altre sparse per l’Europa. Credo che qualche anno fa la gente conoscesse questa competizione, ma adesso sta diventando sempre più popolare, con le partite che si possono vedere in streaming. E’ sempre bello mantenere i contatti con i tifosi a casa.