Smith pronta per la Torres
venerdì 15 marzo 2013
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La sua tripletta ha permesso all'Arsenal di superare il Turbine Potsdam nel turno precedente. Adesso punta alla squadra sarda: "Non vediamo l'ora che arrivi la partita", ha detto a UEFA.com.
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L’ultimo anno era stato da dimenticare per Kelly Smith. Ma poi è finito bene: con la tripletta che ha regalato all’Arsenal LFC il 4-3 in casa dell’1. FFC Turbine Potsdam nei quarti della UEFA Women's Champions League a novembre. Adesso le inglesi se la vedranno con l’ASD Torres CF e UEFA.com ne ha parlato proprio con Smith.
UEFA.com: Non vedete l’ora che arrivi questa partita?
Kelly Smith: Sì, è una grande emozione. La Champions League per noi è il massimo a livello di club. E con l’Arsenal siamo già state fortunate a vincerla nel 2007. Sappiamo cosa si prova a vincerla e che la finale sarà a Londra, a Chelsea – un’altra grande occasione per il calcio femminile inglese. Ci piacerebbe davvero arrivare in finale.
Quella con la Torres è una grande sfida per noi. Non ci sono gare facile in Champions League; lo abbiamo già visto contro il Potsdam. Nella Cyprus Cup abbiamo affrontato (Inghilterra-Italia 4-2 ndr) alcune delle loro giocatrici e conosciamo i loro punti di forza e punti deboli. Il nostro manager [Shelley Kerr] le ha analizzate e ci darà le informazioni più importanti per batterle.
UEFA.com: Conoscete la Torres? Ovviamente avete visto qualche calciatrice in azione come Patrizia Panico...
Smith: E’ una grande giocatrice, anche a 38 anni sa muoversi alla grande. Dovremo sicuramente stare molto attente con lei. Ma no, non conosciamo la squadra molto bene; anche se stiamo cercando di collezionare qualche aspetto fondamentale. Come squadra, però, non le ho mai affrontate.
UEFA.com: Hai parlato della finale a Londra. E’ un incentivo in più per te che hai saltato entrambe le sifide del 2007 per squalifica?
Smith: Di sicuro. Non esserci in un momento di tale portata per l’Arsenal fu devastante. Però giocai molte gare importanti fino alla finale, quindi quel successo è anche mio. Ovviamente io sono più affamata per quel motivo, voglio battere la squadra italiana e vedere chi troveremo in semifinale. E poi speriamo di giocarci la finale di Champions League a Londra.