Lair applaude il Lione
giovedì 26 maggio 2011
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Il tecnico francese ha vissuto "il momento più bello in carriera" in occasione del successo in finale di UEFA Women's Champions League contro il Potsdam di Bernd Schröder, che ha reso omaggio ai vincitori.
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Patrice Lair ha definito "il momento più bello della carriera" quello vissuto in occasione della vittoria 2-0 sull'1. FFC Turbine Potsdam dell'Olympique Lyonnais, prima squadra francese a trionfare in UEFA Women's Champions League o UEFA Women's Cup.
I gol di Wendie Renard e della subentrata Lara Dickenmann hanno premiato il Lione, apparso più forte anche sotto il profilo atletico. Bernd Schröder, tecnico del Potsdam, si è complimentato con gli avversari nonostante la sconfitta e ha individuato nell'assenza di Yuki Nagasato, infortunatasi con la nazionale giapponese, una delle cause della mancata conferma sul trono continentale.
Patrice Lair, tecnico Lione
Missione compiuta, era ciò che volevamo. Non dirò che ero ottimista prima della partita, ma considerando la rosa a disposizione e l'atmosfera che si respirava... complimenti a tutti in ogni caso. E' un momento bellissimo emotivamente, il più bello nella mia carriera. E' stata una stagione entusiasmante alla guida di una squadra fantastica. Ringrazio anche il presidente per le risorse che ci ha messo a disposizione.
Per il Lione vincere questo trofeo è come vivere una favola. Dedico questo successo alla mia famiglia, ma il palcoscenico questa sera deve essere tutto per le ragazze.
Siamo una squadra che sa sempre come fare gol. In chiusura di primo tempo abbiamo rallentato un po', ma poi ci siamo ripresi. Le due giocatrici entrate in campo a gara in corso ci hanno dato freschezza e in occasione del raddoppio Lara ha fatto ciò che doveva. Questo successo, però, appartiene a tutta la squadra, anche a chi oggi non è sceso in campo.
Bernd Schröder, tecnico Potsdam
Nel primo tempo non abbiamo giocato come sappiamo. Forse è perché non abbiamo lavorato insieme per cinque settimane, o forse no, non si può sapere. Il primo gol è stato strano. Nella ripresa abbiamo avuto delle occasioni, Kerschowski ne ha avuta una grande, ma il problema maggiore è stato quello di non avere a disposizione Nagasota, la nostra migliore attaccante.
Tra il 55' e il 65, forse 70', il Lione è un po' calato e noi potevamo segnare in quel frangente. Poi loro sono uscite di nuovo e hanno raddoppiato segnando un bel gol.
Sapevamo che erano più forti dell'anno scorso soprattutto avendo a disposizione Schelin e Bompastor, Potevamo evitare il primo gol subito ma in generale nel primo tempo non abbiamo trovato il nostro solito ritmo.
La decisione su Nagasota è stata presa nel pomeriggio. Lei pensava di recuperare ma sfortunatamente non ce l'ha fatta. La sua presenza è importante e avrebbe aiutato la squadra, ma la prestazione di stasera dimostra che comunque dobbiamo lavorare ancora molto.
Non sono molto deluso perché poteva andare peggio. Sono più deluse le giocatrici, specialmente quelle che ambiscono a un posto in nazionale per i Mondiali. In situazioni come queste rischi di crearti da solo dei problemi. Sono realista, so che avremmo potuto segnare, ma non era la nostra serata.
Abbiamo affrontato una grande squadra e dobbiamo complimentarci con loro per quanto hanno ottenuto. E' stata una lunga stagione, non abbiamo vinto la finale ma dobbiamo festeggiare ciò che abbiamo ottenuto - dei veri sportivi devono saper pensare così.