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Il Lione piega il Potsdam e sale sul tetto d'Europa

Olympique Lyonnais -1. FFC Turbine Potsdam 2-0
I gol di Wendie Renard e Lara Dickenmann consentono al Lione di vendicare la sconfitta dello scorso anno e di laurearsi campione d'Europa.

Olympique Lyonnais - 1. FFC Turbine Potsdam 2-0 ©Sportsfile

L'Olympique Lyonnais vince la UEFA Women's Champions League a spese dell'1. FFC Turbine Potsdam, trionfatore nel 2010, imponendosi 2-0 a Londra grazie alle reti di Wendie Renard e Lara Dickenmann.

Un anno fa, a Getafe, era stato il Potsdam ad imporsi ai rigori sulla formazione francese dopo lo 0-0 sul campo, conquistando il suo secondo titolo continentale. Questa volta, però, le cose vanno diversamente: il terzino destro Renard porta in vantaggio in mischia il Lione poco prima della mezzora e a 5' dal fischio finale è la subentrata Dickenmann a completare l'opera.

Il Potsdam, privo per infortunio del suo capocannoniere nel torneo, Yuki Nagasato, schiera comunque una linea offensiva a tre di tutto rispetto formata da Isabel Kerschowski, Fatmire Bajramaj e Anja Mittag. I campioni in carica chiamano subito all'azione il portiere del Lione Sarah Bouhaddi, che blocca una conclusione di Kerschowski su cross di Tabea Kemme.

Con il passare dei minuti è però il Lione a mostrarsi più vivace e sfiorare il vantaggio con Louisa Necib, che centra il palo direttamente su calcio d'angolo. Lotta Schelin, che aveva saltato la finale dello scorso anno per infortunio, sfiora il gol con una conclusione angolata al termine di una bella azione, poi è Anna Felicitas Sarholz a doversi impegnare per dire di no a Camille Abily, votata Migliore in Campo.

Sarholz, protagonista nella serie finale di rigori per il Potsdam nel 2010, nega ancora una volta il gol a Schelin distendendosi in tuffo, ma deve capitolare al 27'. Sugli sviluppi di un corner, Schelin batte a rete, Sarholz respinge, ma Renard si avventa sul pallone e lo ribadisce in rete. Scosso dallo svantaggio il Potsdam si mostra più propositivo in chiusura di tempo, ma Bouhaddi fa buonba guardia tra i pali del Lione.

La ripresa è cominciata da meno di un minuto quando Inka Wesely sciupa una buona occasione del pareggio, non inquadrando il bersaglio di testa. Sul fronte opposto ci prova Élodie Thomis, la cui conclusione non impensierisce Sarholz, alle prese con un problema alla caviglia.

Bajramaj, all'ultima gara con il Potsdam prima di passare all'1. FFC Frankfurt, tenta di ispirare la manovra tedesca e dopo una discesa sulla sinistra serve Kerschowski, il cui tentativo viene neutralizzato di piede da Bouhaddi. Tocca poi alla stessa Kerschowski trasformarsi in suggeritrice, ma il suo invito rasoterra dopo una sgroppata sulla destra non trova Mittag puntuale all'appuntamento.

Il Lione, vittorioso in tutte 21 le gare di campionato giocate in questa stagione, mostra un'eccellente tenuta fisica e manda in campo forze fresche inserendo Dickenmann ed Eugénie Le Sommer, autrici entrambi di gol pesanti nei turni precedenti. Ed è proprio una combinazione fra le due subentrate a chiudere definitivamente la gara: Le Sommer serve l'assist alla compagna, che dopo un controllo di destro batte imparabilmente Sarholz di sinistro, regalando al Lione un meritatissimo titolo continentale davanti a 14.303 spettatori.

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