UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Bompastor e Schelin, due assi in più per il Lione

Sonia Bompastor e Lotta Schelin non hanno giocato la finale persa ai rigori l'anno scorso contro il Potsdam e questa volta regalano fiducia al Lione: "Stavolta possiamo andare fino in fondo".

Bompastor e Schelin, due assi in più per il Lione
Bompastor e Schelin, due assi in più per il Lione ©Sportsfile

L'anno scorso l'Olympique Lyonnais ha perso la finale della UEFA Women's Champions League contro l'1. FFC Turbine Potsdam a Getafe. Dodici mesi dopo le due squadre si ritrovano a Craven Cottage, ma questa volta le francesi potranno contare su giocatrici come Sonia Bompastor e Lotta Schelin.

Bompastor, difensore, è tornata al Lione la scorsa estate insieme alla compagna di nazionale Camille Abily dopo aver giocato per due anni negli Stati Uniti. Schelin, attaccante svedese, aveva saltato la finale del 2010 persa 7-6 ai rigori per infortunio, ma questa volta ci sarà forte dei nove gol realizzati finora nella competizione questa stagione.

"E' vero che ci vuole molto per dimenticare la delusione dell'anno scorso quando abbiamo perso nonostante fossimo due gol avanti ai rigori - ha detto Bompastor a UEFA.com -. Sappiamo bene quanto siamo fortunate a giocarci un'altra finale e adesso perché non provare a vincerla?"

Schelin ha aggiunto: "Sono molto motivata e così il resto della squadra che vuole prendersi la rivincita rispetto all'anno scorso. Sono molto felice di esserci e di poter scendere in campo questa volta".

Al rientro Bompastor ha trovato un nuovo allenatore in Patrice Lair, ma in patria è arrivato comunque il quinto titolo consecutivo: "La squadra è cambiata molto, c'è un nuovo tecnico e nuove giocatrici - ha spiegato Bompastor -. Da quando sono partita c'è maggiore consapevolezza della nostra forza. La finale dell'anno scorso ha regalato esperienza e adesso si può andare fino in fondo. Non sai mai come va a finire una finale, ma non abbiamo lasciato nulla al caso nella preparazione".

La stessa cosa avrà fatto il Potsdam, due volte campione d'Europa e piena di atlete che hanno fatto man bassa di trofei con la nazionale tedesca. Come si fa a battere squadre provenienti dalla Germania? Schelin vorrebbe saperlo.

"Ditemi questo segreto così possiamo vincere! - ha scherzato la 27enne -. Sono sempre forti. Anche con la Svezia facciamo sempre fatica contro la Germania... Ma l'anno scorso sono state solo le occasioni sprecate a farci perdere. Dovremo solo cercare di spingere di più, fare il nostro gioco e stavolta potremo spuntarla prima dei rigori. Di certo mi andrebbe bene ance così!"