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Il 'giusto premio' per Bajramaj

Per Fatmire Bajramaj la vittoria del Potsdam nella finale di UEFA Women's Champions League è arrivata grazie alla perseveranza. "E' uno dei titoli più belli che ho vinto perché abbiamo dovuto lavorare molto per aggiudicarcelo".

Il 'giusto premio' per Bajramaj
Il 'giusto premio' per Bajramaj ©Sportsfile

Per Fatmire Bajramaj la vittoria dell'1. FFC Turbine Potsdam nella finale di UEFA Women's Champions League è arrivata grazie a duro lavoro e perseveranza.

Dopo 120 minuti senza gol al Coliseum Alfonso Pérez di Getafe, le tedesche hanno piegato l'Olympique Lyonnais ai rigori. "E' uno dei titoli più belli che ho vinto perché abbiamo dovuto lavorare davvero molto per aggiudicarcelo - ha spiegato Bajramaj a UEFA.com -. Riportarci questo trofeo a casa è davvero un grande premio per i nostri sacrifici".

Bajramaj si aspettava una finale così tirata. "Avevo affrontato il Lione l'anno scorso con il Duisburg - ha detto -. Sono forti e meritavano la finale. Sono tra le migliori in Europa ed ecco perché la nostra prestazione è stata davvero importante questa sera".

Eppure le tedesche avevano fallito due dei primi quattro rigori. Poi il portiere Anna Felicitas Sarholz ha parato i tiri di Amandine Henry e Isabell Lehn Herlovsen portando la sfida ad oltranza. Bajramaj ha centrato il bersaglio al settimo tiro, ma il successo è arrivato al 18esimo rigore. "Non riesco a spiegare a parole cosa ho provato. Quando il nostro portiere ha parato il primo tiro delle francesi ho avuto la sensazione di potercela fare, poi dopo il secondo la sicurezza".

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