Lione e Potsdam per il premio più ambito
mercoledì 19 maggio 2010
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Olympique Lyonnais e 1. FFC Turbine Potsdam sperano di concludere al meglio una stagione di grandi cambiamenti per il calcio femminile diventando le prime vincitrici della UEFA Women's Champions League.
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Una stagione di grandi cambiamenti per il calcio femminile giunge al termine: Olympique Lyonnais e 1. FFC Turbine Potsdam cercheranno infatti di entrare nella storia al Coliseum Alfonso Pérez di Getafe giovedì sera quando proveranno a diventare le prime vincitrici in assoluto della UEFA Women's Champions League.
Le squadre tedesche hanno dominato il torneo precedente, la UEFA Women's Cup, con il Potsdam che ha vinto la competizione nel 2005. Il Lione spera invece di diventare la prima squadra francese a mettere le mani sul trofeo dopo essere uscita in semifinale nelle ultime due stagioni.
Per la prima volta la finale si giocherà su gara unica a due giorni da quella maschile tra FC Bayern München e FC Internazionale Milano in programma sabato al Santiago Bernabéu di Madrid.
Con il bel sole che illumina il Coliseum Alfonso Pérez e con uno stadio che si prospetta completamente esaurito in ogni ordine di posto, il tecnico del Lione Farid Benstiti si aspetta una finale "straordinaria". "Dobbiamo provare a vincere la partita della nostra vita - ha detto -. Dobbiamo giocare con entusiasmo e goderci questa sfida. Sappiamo bene quanto abbiamo lavorato per arrivare fino a qui. Dobbiamo divertirci, ma dobbiamo anche vincere".
Benstiti sarà con ogni probabilità senza il capocannoniere Lotta Schelin, ma si rifiuta di considerare il Potsdam favorito. "La cosa migliore della finale su gara unica è che le probabilità sono 50-50". La squadra maschile del Lione è uscita contro i tedeschi del Bayern in UEFA Champions League. "Non possiamo perdere due volte contro avversari tedeschi - ha spiegato Benstiti per caricare le sue ragazze -. Anche noi abbiamo grandi giocatrici. Mentalmente molto forti, quindi sarà dura per il Potsdam".
L'esperto tecnico delle tedesche, Bernd Schröder, è però apparso molto fiducioso davanti ai cronisti accorsi a Getafe. Avendo da poco conquistato il secondo titolo consecutivo nella Frauen Bundesliga, il 67enne è sembrato davvero rilassato. "Siamo la migliore squadra in Germania, è stata una stagione fantastica per noi - ha spiegato -. Però è stata anche una stagione molto dura. Il Lione ha diverse giocatrici esperte, mentre noi abbiamo molte giovani che non sanno nulla di partite a questi livelli. Però questa gara è qualcosa di davvero speciale e dovremo sfruttare l'occasione".
Il Lione, però, non ha giocatrici che hanno già vinto questa competizione, mentre il Potsdam ha Jennifer Zietz, Viola Odebrecht e il capocannoniere Anja Mittag (nove gol) che erano già in squadra nel 2005 quando la squadra dell'ex Germania est vinse la UEFA Women’s Cup. E la squadra attuale ha già dimostrato di avere i nervi saldi, come in occasione dei rigori contro il Duisburg in semifinale. Per confermare di essere carico di fiducia, Schröder ha tenuto a sottolineare: "Le rispettiamo, ma non le temiamo". Ma solo domani si saprà chi riuscirà a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro della UEFA Women's Champions League.