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Dier è il nome nuovo dell'Inghilterra

Eric Dier è ancora virtualmente sconosciuto in Inghilterra, ma dopo la prima convocazione in nazionale Under 21, il giocatore dello Sporting Lisbona punta a farsi un nome anche in patria.

Eric Dier (al centro) in campo la scorsa stagione contro il Benfica
Eric Dier (al centro) in campo la scorsa stagione contro il Benfica ©Getty Images

Al momento di leggere le convocazioni per l'amichevole dell'Inghilterra Under 21 contro la Scozia, in programma martedì a Sheffield, diversi addetti ai lavori si sono interrogati sull'identità di un nome inserito in rosa.

Per la precisione di quello di Eric Dier, difensore nato in Inghilterra, il Paese della sua prima infanzia, ma cresciuto in Portogallo nelle giovanili dello Sporting Clube de Portugal. Il suo obiettivo oggi? Quello di farsi finalmente un nome anche in patria. Nipote dell'ex segretario della Federcalcio Inglese (FA) Ted Croker, Dier ha lasciato la sua casa di Cheltenham per trasferirsi in Portogallo assieme ai suoi genitori, allora entrambi impegnati a UEFA EURO 2004. Il talento del ragazzo venne subito notato, e per lui si aprirono le porte della scuola calcio dello Sporting.

Dier, che oggi parla perfettamente portoghese, è cresciuto molto durante 18 mesi trascorsi in prestito all'Everton FC. Tornato a Lisbona l'estate scorsa, il suo nome è balzato per la prima volta alla ribalta lo scorso novembre in occasione della vittoria per 1-0 contro l'SC Braga, durante la quale fornì l'assist decisivo. "È successo tutto molto velocemente," ha dichiarato il 19enne giocatore riguardo al suo debutto. "[Frank] Vercauteren [allora tecnico dello Sporting] mi ha detto che avrei giocato solo pochi minuti prima del fischio d'inizio. [Il portiere] Rui Patrício mi ha poi consigliato di godermi fino in fondo quel momento, perché ogni giocatore debutta una sola volta nella vita. Ed in effetti è quello che ho fatto."

Da quel momento, Dier è stato impiegato come terzino destro, centrale difensivo e centrocampista arretrato, ruolo nel quale sembra dare il meglio di sé. "Voglio solamente giocare, non importa in quale posizione," ha dichiarato. Potente, versatile e deciso nei contrasti, il ragazzo non disdegna il possesso palla ed è in grado di aprire il gioco con precisione, qualità che gli hanno consentito di avanzare il suo raggio d'azione e la sua posizione in campo rispetto agli inizi da difensore puro.

Per quanto riguarda il futuro, Dier è certo che lo Sporting sia il club giusto nel quale sviluppare il suo indiscusso talento. "Ho appena 19 anni, sono giovane e adesso lo Sporting è la squadra perfetta per me," ha dichiarato l'inglese, reduce dalla recente Coppa del Mondo Under 20 FIFA in Turchia. "Non penso ad altro: l'unica cosa che voglio è vincere torfei, e se un giorno dovrò lasciare lo Sporting, voglio farlo dopo aver vinto qualcosa. Se poi non dovessi mai andarmene, allora spero di vincere qui fino al termine della mia carriera. Il mio primo obiettivo è quello di vincere qualcosa, e poi un giorno di giocare in Premier League. È un sogno, e farò di tutto per realizzarlo."