Danimarca - Svezia: i commenti
sabato 27 giugno 2015
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John Guidetti ha detto che alla Svezia piace il ruolo di outsider degli Europei Under 21 dopo la vittoria in semifinale contro la Danimarca, che ha riconosciuto di aver meritato la sconfitta a Praga.
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John Guidetti, attaccante Svezia
E' incredibile! Abbiamo dimostrato di esserci e perché meritiamo di essere in finale. Siamo stati chiaramente la squadra migliore oggi. Abbiamo segnato quattro gol fantastici. Forse ci siamo abbassati un po' troppo nel secondo tempo, ma è normale quando sei così vicino a una finale europea. Abbiamo battutto quella che molti chiamavano la migliore Danimarca Under 21 di sempre, quindi dobbiamo essere almeno altrettanto bravi.
Ovviamente ero un po' nervoso prima del rigore. Ma prima della partita loro hanno detto che erano più felici di affrontare noi rispetto all'Italia, quindi la pressione era tutta su di loro. Avevamo già fatto molto bene. Siamo andati in campo e ce la siamo goduta, e siamo stati orgogliosi di giocare per il nostro paese.
Sapevamo avremmo avuto l'occasione di fare male in contropiede perché nella ripresa loro si sono presi molti rischi. Abbiamo giocatori di qualità e penso che abbiamo meritato di vincere e di andare in finale. Sapevamo di poter essere almeno alla loro altezza oggi. Forse contro il Portogallo saremo sfavoriti, ma ci piace.
Håkan Ericson, Ct Svezia
Ci aspettavamo un'ottima partita. La Danimarca è molto forte nei passaggi, ma noi sapevamo che avrebbero avuto problemi in difesa quando il pallone era in nostro possesso e siamo riusciti ad approfittarne oggi.
Abbiamo parlato all'intervallo e ci siamo detti che il 2-0 non era sufficiente per noi. E' normale che una squadra sotto di due reti si sblianci per cercare il gol. Sapevamo sarebbero stati sotto pressione. Sapevamo di dover rimanere calmi e che questo ci avrebbe dato l'opportunità di colpirli in contropiede.
Alcune squadre sono più veloci e più tecniche di noi, ma siamo organizzati molto bene tatticamente. Abbiamo una squadra che pensa che tutto sia possibile, c'è un forte spirito di squadra. Quindi sì, è possibile vincere partite di calcio con queste qualità.
Raggiungere la finale dopo un girone difficile è una grande iniezione di fiducia per la squadra. Oggi il Portogallo ha dimostrato di essere un'ottima squadra, ma solo poche settimane fa lo abbiamo affrontato e abbiamo pareggiato 1-1.
Jess Thorup, Ct Danimarca
Nel primo tempo non abbiamo giocato come volevamo e all’improvviso eravamo sotto 2-0. Nel secondo tempo siamo andati meglio. Abbiamo accorciato le distanze, ma poi abbiamo perso 4-1 contro una Svezia più forte di noi.
Quando si subisce un gol, si sbaglia sempre qualcosa. Abbiamo provato a tornare in corsa ma non ci siamo riusciti. Abbiamo segnato un gol e creato occasioni per pareggiare, ma alla fine non siamo stati abbastanza bravi o furbi per riuscirci.
Alla vigilia del torneo avremmo firmato per arrivare in semifinale come vincitori del girone. Ma arrivati a questo punto, si vuole la finale e quindi oggi siamo delusi.
Uffe Bech, Danimarca
Poteva andare diversamente. Loro hanno segnato, e poi due o tre minuti dopo, uno dei nostri giocatori è scivolato e ci siamo trovati sotto 2-0. E’ diventato tutto più difficile. Nella ripresa siamo usciti dal capo determinati, abbiamo messo sotto pressione la Svezia, abbiamo segnato ma non è stato abbastanza.
Il Ct non era felice all’intervallo, ma nessuno di noi lo era. La nostra prestazione nel primo tempo non è stata buona. Volevamo la finale e quindi dovevamo cambiare marcia. Penso che l’abbiamo fatto nella ripresa ma oggi la Svezia era più concreta di noi. Loro hanno sfruttato le loro occasioni, noi no. Meritano la finale ma di certo non era una partita da 4-1.
Ovviamente ci sono degli aspetti positivi ma adesso non riesco a vederli. Al momento siamo solo delusi per la sconfitta. Volevamo raggiungere la finale, non ci siamo riusciti e quindi adesso c’è solo delusione. Forse tra qualche settimana ripenseremo al torneo con orgoglio, dopo tutto abbiamo vinto un girone con la Germania. Però oggi pensiamo solo alla finale mancata.