Verratti e la fortuna Oranje
giovedì 13 giugno 2013
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Pochi mesi fa Marco Verratti firmava il suo primo gol con la Nazionale maggiore contro l'Olanda e, a due giorni dalle semifinale contro gli Jong Oranje, il playmaker azzurro sogna di ripetersi: "Spero mi riporti fortuna", ammette.
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L'arancione è un colore che solo pochi mese fa aveva portato tanta fortuna a Marco Verratti. Il 6 febbraio, infatti, il giovane playmaker dell’Under 21 di Devis Mangia firmava il suo primo gol con la maglia della nazionale maggiore, salvandola dalla sconfitta nel finale. Il centrocampista del Paris Saint-Germain FC arde dal desiderio di ripetersi contro gli Jong Oranje nella semifinale del Campionato Europeo UEFA in Israele.
“Spero mi riporti fortuna”, ammette Verratti, cinque presenze e tre gol con l’Under 21. “Ma, al di là dei gol, ciò che conta è arrivare in finale, sono rimaste solo due partite. Sono davvero contento di essere qua e non vedo l’ora di giocare questa semifinale. Faremo tutto il possibile per passare il turno, vogliamo arrivare fino in fondo”.
Verratti fa pre-tattica in vista della fondamentale sfida di sabato sera e analizza i prossimi avversari, reduci dalla sconfitta per 3-0 contro la Spagna nell’ultima partita del Gruppo B. “E’ una squadra molto fisica e anche loro sono bravi tecnicamente. Dobbiamo giocare come sappiamo, sempre con palla a terra, velocizzando il gioco e restando cinici davanti alla porta”.
E aggiunge: “Da oggi e domani inizieremo a studiare l’Olanda. Quando incontri squadre del genere bisogna metterle in difficolta con la velocità, attaccando gli spazi”, ha affermato il No4 di Devis Mangia. “Vengono sempre a pressare molto alti, restando molto corti in fase difensiva. Sarà importante cercare di attaccare la profondità nel miglior modo possibile ed essere veloci a girare palla trovando gli spazi giusti”.
Impressionato dalle qualità di Jordy Clasie e Kevin Strootman, l’ex Pescara Calcio individua nell’esperienza dell’Olanda un aspetto importante che potrebbe impensierire gli Azzurrini: “L’esperienza conta nella vita di un ragazzo, aver già giocato in certe competizioni ti fa vivere con più tranquillità certe partite. Questa è l’unica cosa che forse abbiamo a sfavore rispetto a loro".