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Under 19 contro il doping e le combine

Mediante il programma di informazione sul doping e sulle combine, la UEFA si è rivolta ai partecipanti al Campionato Europeo Under 19 UEFA per parlare dei due potenziali pericoli per la loro carriera.

I giocatori dell'Olanda a lezione
I giocatori dell'Olanda a lezione ©Sportsfile

I giocatori che partecipano al Campionato Europeo Under 19 UEFA in Grecia sono stati avvisati di due potenziali pericoli per la loro carriera. Mediante il programma di informazione sul doping e sulle combine, la UEFA si è rivolta alle otto nazioni in gara per ricordare ai ragazzi di prestare la massima attenzione, sia in campo che fuori.

"Questa lezione serve a impedirvi di compiere errori stupidi e rovinarvi la carriera - ha spiegato Richard Grisdale dell'unità medica e antidoping UEFA, aggiungendo che da gennaio 2015 le regole hanno aumentato la sanzione da due a quattro anni -. Un errore del genere la interromperebbe sicuramente", ha aggiunto.

Le sanzioni si applicano quando vi è un caso dimostrato di doping, intenzionale o non: per questo, i giocatori devono sempre rimanere vigili, anche quando socializzano con gli amici o assumono medicinali ritenuti innocui. "Siete calciatori della nazionale, quindi la lista della World Anti-Doping Association riguarda voi - ha commentato Grisdale -. Siete responsabili di tutto ciò che entra nel vostro corpo. Assumetevi questa responsabilità".

I giocatori hanno scoperto i molti farmaci da banco o integratori che possono contenere sostanze proibite e hanno imparato che gli ingredienti di prodotti apparentemente identici possono variare da paese a paese. In tutti i casi, il buon senso e l'attenzione evitano di sbagliarsi.

"Se non siete sicuri, chiedete al medico della vostra squadra - ha spiegato Grisdale -. Il 99,9% dei giocatori non ha problemi. Se state attenti andrà tutto bene".

Jean-Samuel Leuba, ispettore etica e disciplina UEFA, ha invece parlato delle combine e ha illustrato il principio delle "tre R", spiegando ai giocatori come evitare di compromettere la loro integrità e quella del calcio. "Riconoscere, rifiutare e riferire - ha spiegato -. Riconoscere quello che sta accadendo; rifiutare, senza discutere e dicendo semplicemente di no; riferire, ovvero dirlo a qualcuno. È estremamente importante e siete obbligati a farlo". 

"Secondo il regolamento, se qualcuno viene contattato e non denuncia il fatto, diventa complice, anche se ha rifiutato. Anche se conoscete qualcun altro che è stato avvicinato, dovete segnalarlo. Non fatevi coinvolgere nel crimine organizzato. Rovinerebbe la vostra immagine, anche se non siete voi a scommettere".

Gli sforzi della UEFA per lottare contro le combine sono stati presentati da un video che ha spiegato come si monitorano le partite per individuare scommesse regolari. "Una partita deve essere giocata fino all'ultimo minuto in un clima di incertezza sportiva - ha aggiunto Leuba -. Se vogliamo che il calcio rimanga puro, i 22 giocatori e l'arbitro non devono essere corrotti. L'obiettivo non è spaventarvi, ma informarvi e sensibilizzarvi prima che succeda qualcosa, in modo che non possiate dire 'Non lo sapevo'".

Una risposta del genere non sarà accettata dai giocatori dell'Europeo Under 19, che ora conoscono ancora di più i rischi da evitare. Alla fine delle lezioni, tutti i ragazzi sono stati invitati a partecipare a un quiz sull'antidoping. Fra quelli che hanno risposto correttamente a ogni domanda è stato estratto l'ucraino Artem Besedin, che si è aggiudicato un iPad.

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