Carlo Ancelotti: "Stagione incredibile, ora la Supercoppa UEFA"
giovedì 4 agosto 2022
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"Ci sono sei titoli in palio e vogliamo lottare su tutti i fronti", commenta l'allenatore del Real Madrid a UEFA.com in vista del primo appuntamento stagionale: la Supercoppa UEFA del 10 agosto.
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Dopo aver vinto la UEFA Champions League con il Real Madrid nel 2014, nel suo primo periodo in panchina, Carlo Ancelotti è tornato nella capitale spagnola nel 2021 e ha vinto campionato, Supercoppa e UEFA Champions League. "Tutt'altro che favorita" al titolo, ma con un Karim Benzema in stato di grazia, la squadra ha battuto in rimonta Paris Saint-Germain, Chelsea e Manchester City e ha sconfitto il Liverpool in finale.
Unico allenatore ad aver vinto quattro UEFA Champions League (i primi due trionfi sono stati quelli con l'AC Milan nel 2002/03 e 2006/07), Ancelotti si è anche aggiudicato la Supercoppa UEFA tre volte su tre. Il tecnico emiliano, 63 anni, punta al suo quarto trofeo ma dovrà battere l'Eintracht, vincitore della UEFA Europa League. Nel 1960, le merengues hanno battuto la squadra tedesca in finale di Coppa dei Campioni con un memorabile 7-3 a Glasgow.
L'allenatore del Real Madrid pregusta la sfida a Helsinki, ripercorre l'incredibile stagione 2021/22 e parla dei nuovi acquisti.
L'importanza di vincere la Supercoppa
Abbiamo qualche svantaggio rispetto all'Eintracht, che inizia la stagione prima, ma giocheremo per vincere. Guardiamo avanti e non indietro. Le vittorie dell'anno scorso ribadiscono ciò in cui crediamo, ma dobbiamo concentrarci sulle prossime partite. Nella prossima stagione ci sono sei titoli in palio e vogliamo lottare su tutti i fronti.
Le aspettative sull'Eintracht
L'Eintracht ha fatto qualcosa di speciale perché non era tra le favorite. Ha giocato grandi partite, vincendo contro il Barcellona al Camp Nou grazie al contropiede e con una grande attenzione alla difesa e alle transizioni in velocità.
Essere il primo allenatore a vincere quattro Champions League e i primi cinque campionati europei
Ne sono molto fiero. È stata una stagione incredibile, per me e per il Real Madrid. Tornare al Real è stato gratificante. Per me è importante continuare a essere l'allenatore di questo grande club.
La motivazione dei giocatori
La squadra sembra già in ottima forma. La gioia e la soddisfazione che provi dopo queste vittorie rimangono e ti fanno sentire come se nessuno prenderà mai il tuo posto. È una motivazione forte per continuare a vincere.
Le rimonte in Champions League
È un ricordo ancora fresco e c'è stata anche una grande intesa con i tifosi. Tutte le rimonte sono arrivate nel nostro stadio, grazie alla spinta che proveniva dagli spalti. Crederci sempre, arrendersi mai. Giocavamo contro squadre molto forti ed era inevitabile soffrire.
La differenza tra La Décima e l'ultima Champions League
La Décima era forse più prevedibile perché la squadra l'aveva sfiorata tante volte. Gareth Bale era appena arrivato ed eravamo tra le favorite fin dall'inizio. Quest'anno eravamo tutt'altro che favoriti, ma siamo riusciti a vincere grazie alla coesione e alla qualità della squadra. I fattori chiave sono stati l'umiltà e l'esperienza dei veterani, integrate dall'energia e dall'entusiasmo dei più giovani.
L'arrivo di Aurélien Tchouameni e Antonio Rüdiger, ma anche le partenze
Abbiamo preso due giocatori che sono tra i migliori al mondo nel loro ruolo. La loro qualità consolida le capacità fisiche e tecniche della squadra. Poi dovranno adattarsi al gruppo e il gruppo si adatterà un po' a loro.
Non dobbiamo dimenticare che Marcelo, Isco e Bale se ne sono andati: hanno fatto la storia di questo club negli ultimi anni, quindi tutto il Real Madrid li ringrazia. Ci auguriamo che i nuovi arrivati possano ripetere le loro gesta.