Le finali futsal secondo Candelas
giovedì, 3 marzo 2011
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Jesús Candelas, che ha guidato l'Interviú Madrid a vincere due volte la UEFA Futsal Cup parla con UEFA.com del torneo che si terrà ad Almaty in vista del sorteggio di mercoledì.
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Nessun tecnico ha avuto più successo di lui nella UEFA Futsal Cup. Jesús Candelas,che ha vinto il trofeo con l'Interviú Madrid nel 2004 e 2006 e ha raggiunto la finale nel 2007 e la scorsa stagione, ha terminato la sua esperienza con il club spagnolo. Però guarderà attentamente il sorteggio per la final four 2011 che si terrà mercoledì ad Almaty, la città kazaka che ospiterà il torneo dal 29 aprile: in campo Kairat Almaty, SL Benfica, Sporting Clube de Portugal e ASD Città di Montesilvano C/5. Candelas ne parla con UEFA.com.
UEFA.com: Cosa pensa delle quattro finaliste?
Jesús Candelas: Senza dubbio il Benfica ha l'esperienza giusta dopo aver vinto il trofeo. E' importante. Diciamo che il loro compagno di viaggio è l'esperienza. Stesso discorso per lo Sporting, che negli ultimi cinque anni ha dominato in Portogallo insieme al Benfica. E il Benfica sa che può arrivare lontano. In questo torneo conta molto il ruolo che ti viene dato dalle altre squadre.
Per quanto riguarda le italiane, ci hanno provato a lungo ma non è facile superare quella barriera e laurearsi campioni. Nel corso delle varie edizioni si sono sempre trovati davanti situazioni che non potevano superare. Alla fine è più importane del cervello, la corteccia, che si occupa del pensiero logico.
Poi ci sono i padroni di casa che hanno fatto progressi lenti ma costanti, investendo molto ... sono sulla via della seta, una zona da dove sono arrivate altre squadre molto competitive. Hanno un'opportunità unica. Non so se riusciranno a ricreare la stessa atmosfera che ho visto lo scorso anno a Lisbona.Per loro era davvero un giocatore in più. Per certa gente non è vero, ma io non li ho visti mai balbettare. Anche l'aquila strillava...
UEFA.com: Almaty è una sede nuova per delle finali europee...
Candelas: Penso sia importante per tutti – che si tengano fuori dall'Unione Europea. Alla fine sono i media che contano più di tutto e le notizie che si possono dare, le foto da mostrare, il mostrare questo sport al mondo intero. Oggi non conta solo lo sport, ma anche tutto il resto che lo circonda.
Per una nazione come questa, che ha provato a organizzare questo torneo per cinque anni o anche di più, è molto importante. Anche altri paesi emergenti possono farcela.. Nel calcio o in altri sport con radici più profonde è più difficile progredire in questa maniera, il periodo di pianificazione è molto più lungo – nel nostro sport ci vuole meno tempo.
Ovviamente mi dispiace che non ci siano nostre squadre nella final four ma penso sia anche un bene per questo sport che non si siano qualificate squadre spagnole o russe questa volta.
UEFA.com: Cosa significa questa competizione per lei?
Candelas: Per me la cosa di maggior valore è il viaggio intrapreso, l'incontrare brava gente, amici che ti fanno migliorare come persona – e poi a volte anche 'nemici', perché le critiche ti fanno capire dove si deve migliorare.