Tutto su Unai Emery, nuovo allenatore dell'Arsenal
mercoledì 23 maggio 2018
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"Ho lavorato con lui per tre anni, ma non so se reggerei un quarto": è solo una delle dichiarazioni di chi ha lavorato con Unai Emery. UEFA.com pubblica il profilo completo del nuovo tecnico dei Gunners.
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Unai Emery è stato nominato nuovo allenatore dell'Arsenal. Forse, il tecnico 46enne non è così famoso a Londra, ma lo è nelle competizioni UEFA per club perché ha vinto tre UEFA Europa League consecutive con il Siviglia (record). UEFA.com parla dei suoi traguardi e del suo stile.
La carriera
Ex centrocampista di media caratura, costretto a chiudere la carriera per un infortunio al ginocchio, Emery ha portato il Lorca in seconda serie spagnola per la prima volta nel 2006, mentre nel 2007 ha conquistato la promozione nella massima serie con l'Almería. Ha esordito in Europa con il Valencia, che ha allenato dal 2008 al 2012, mentre è approdato a Siviglia a gennaio 2013 dopo un periodo poco fortunato in Russia.
Con la squadra andalusa, il basco ha vinto la UEFA Europa League 2013/14, 2014/15 e 2015/16, poi è stato ingaggiato dal Paris Saint-Germain. A Parigi ha vinto due Coppe di Francia, due Coppe di Lega e il campionato 2017/18. Approda in Inghilterra dopo aver vinto almeno un trofeo a stagione dal 2013/14.
Stile di gioco
Emery ha dimostrato una certa flessibilità tattica a Siviglia, integrando regolarmente nuovi giocatori con un pesante turnover e prediligendo il 4-2-3-1, senza disdegnare il 4-3-3. A Parigi ha usato moduli simili, preferendo quest'ultimo nella stagione appena conclusa perché aveva a disposizione il tridente dei sogni formato da Neymar, Edinson Cavani e Kylian Mbappé.
Il tecnico ama spingere con i terzini, come ha dimostrato la doppietta di Coke nella finale di UEFA Europa League 2016 contro il Liverpool, facendo accentrare gli esterni d'attacco per dare una mano a metà campo. Inoltre, ha saputo tirare fuori il meglio dagli attaccanti Carlos Bacca e Kevin Gameiro: una buona notizia per i tifosi dell'Arsenal, che contano sui gol di Alexandre Lacazette e Pierre-Emerick Aubemayang.
Quando ha sostituito Laurent Blanc a Parigi nel 2016, ha cercato di instillare uno spirito di uguaglianza in spogliatoio. Allo stesso modo, valuterà i giocatori dell'Arsenal solo in base all'impegno in allenamento e in partita.
Dicono di lui
"Ha un'ossessione per il calcio, praticamente una malattia. È uno dei migliori allenatori che abbia mai avuto. Ho lavorato con lui per tre anni, ma non so se reggerei un quarto!"
Joaquín, ex esterno del Valencia
"La sua è molto più che una passione. È impegno totale, anche in settimana e non solo in partita. In allenamento è concentrato al massimo ed è grazie a lui che siamo riusciti a rimediare quando eravamo in svantaggio o dovevamo segnare gol importanti".
Kevin Gameiro, ex attaccante del Siviglia
"Vederlo andar via mi rattrista un po'. È una bravissima persona".
Kylian Mbappé, attaccante del PSG
Lui dice
"Mi definirei una persona competitiva e voglio che lo sia anche la squadra. Cosa significa? Giocare in qualunque modo che ci avvicini alla vittoria".
"Mi piace sognare ad occhi aperti. Ai giocatori dico che devono soprattutto divertirsi. Devono avere passione per quello che fanno, affinché si alzino al mattino ringraziando di poter fare quello che amano e di poter far felice la gente".
"Ci sono lavori in cui ti diverti a soffrire. Gli allenatori e i giocatori sanno che in questo lavoro il piacere arriva nel superare l'avversario: è una battaglia e a volte non è piacevole. È bello giocare molto meglio dell'avversario, ma è bello anche quando la gara è equilibrata e combattuta. In questi casi il piacere arriva tramite il dolore".
"La squadra deve pressare con aggressività, ma mi piace anche dettare il tempo controllando il possesso palla".
"La Champions League è bella e vogliamo farne parte, ma ci sono le squadre più forti e possono sempre batterti. Quando giochi in Europa League, sai di poterla vincere".
"Per ogni partita avrò passato 12 ore davanti ai video, che sono molto importanti. I giocatori devono avere le migliori informazioni e i filmati devono essere fatti bene: in un'ora, i ragazzi devono capire tutto quello che ho capito io in 12".