Performance Insights UEFA Europa League: la tattica dei rilanci lunghi tra Real Sociedad e Manchester United
martedì 11 marzo 2025
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L'Osservatore Tecnico UEFA, Rui Faria, ha analizzato il pari dell'andata tra Real Sociedad e Manchester United, e spiega come i rilanci lunghi dei portieri abbiano causato il caos in campo.
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L'osservatore tecnico UEFA, Rui Faria, ha analizzato l'andata degli ottavi di finale di UEFA Europa League giocati a San Sebastian, dove la tattica del Manchester United ha funzionato per 70 minuti, prima del rigore che ha riportato la Real Sociedad in partita.
In un precedente articolo, Faria aveva parlato dell'impatto dell'islandese della Real, Orri Óskarsson, nei contropiedi dopo i rilanci lunghi del portiere dello United.
Gioco non strutturato e a tratti caotico
Come conseguenza a questi rilanci lunghi, il gioco è stato compresso in piccole aree, non ha avuto un chiaro copione ed è apparso a tratti caotico, con entrambe le squadre che raramente hanno modificato il proprio assetto difensivo. Il grafico mostra il gran numero di passaggi oltre i 40 metri effettuati dai portieri Álex Remiro e Andre Onana. I passaggi lunghi dei due portieri hanno rappresentato il 54% dei passaggi lunghi totali della partita, ma perché? Nel primo video vediamo Onana effettuare uno di questi passaggi.
La logica dietro i rilanci lunghi
"La Real Sociedad va in pressing qui per ridurre tempi e spazi d'azione", spiega Faria. "Questo costringe Onana al lancio lungo e a rischiare di perdere il possesso, cosa che accade puntualmente. Ma poi lo United riconquista la palla, anche se la Real Sociedad mantiene la pressione per contro-recuperare il possesso e portare la palla fuori dalla zona di pressione, trovando un giocatore libero pronto ad attaccare la porta. Portare la palla fuori dalla zona a maggiore densità di giocatori e attaccare la porta avversaria è stato fondamentale".
"Le squadre usano i rilanci lunghi per vari motivi. Possono essere costrette a farlo, ad esempio, se gli avversari vanno in pressing alto. Un rilancio lungo può essere una strategia per mantenere il possesso, sfruttando la bravura nel gioco aerea dei giocatori più avanzati, o sfruttando la loro capacità di giocare spalle alla porta".
Il primo video vede la Real Sociedad gettarsi in avanti al 76' alla ricerca del gol della vittoria dopo aver acciuffato il pareggio, spinto dai tifosi di casa. La squadra di casa passa da un blocco centrale a un pressing alto, quindi Onana si allunga per cercare di aggirare la prima linea di pressione.
In questo caso, la Real si aggiudica il primo contatto e ciò che ne consegue è che nessuna delle due squadre riesce a prendere il controllo del possesso a causa del pallone in aria o della pressione immediata sul pallone con sfide e duelli continui.
La Real Sociedad alla fine approfitta del caos con Pablo Marín che mantiene il sangue freddo e riesce a trovare un compagno nello spazio andando al tiro. Ma quali sono le qualità necessarie ai giocatori per affrontare un gioco 'non strutturato'?
Allenarsi a creare il caos e a sapersi muovere
Come si possono riprodurre questi momenti di caos negli allenamenti?
"Si allenano i momenti di transizione", spiega Faria. "I secondi immediatamente successivi alla conquista o alla perdita della palla sono molto importanti. Si usa la transizione per attaccare ma anche per difendere".
Quando un allenatore definisce i suoi obiettivi e si allena con loro, mette i giocatori in situazioni di gioco in cui devono costantemente decidere le risposte migliori da dare in base agli obiettivi della squadra".
A San Sebastian, entrambe le squadre hanno sfruttato le palle lunghe del portiere avversario e i momenti di caos che ne sono derivati. Chissà se il copione sarà lo stesso all'Old Trafford giovedì sera, nell'attesissima gara di ritorno.