José Luis Mendilibar sul cammino del Siviglia in Europa League e sulla sfida contro la Roma di José Mourinho
martedì 30 maggio 2023
Intro articolo
Due mesi dopo il suo insediamento, l'allenatore del Siviglia, José Luis Mendilibar, ha portato la sua squadra in finale di UEFA Europa League dove affronterà la Roma di José Mourinho.
Contenuti top media
Corpo articolo
José Luis Mendilibar proverà ad allungare l'incredibile record del Siviglia in Europa League quando la sua squadra affronterà il 31 maggio a Budapest la Roma in finale.
Il club andaluso ha vinto le sei precedenti finali di Coppa UEFA/Europa League a cui ha preso parte, e adesso volerà in Ungheria fiducioso di poter scrivere un altro capitolo glorioso nella storia del club in questa competizione.
Dopo aver preso le redini del Siviglia a metà marzo, Mendilibar è riuscito a trasformare la sua squadra e raddrizzare la stagione - come ha raccontato a UEFA.com - sino a condurla alla finale di UEFA Europa League dove affronterà la Roma di José Mourinho alla Puskás Aréna.
Sul cambio di rotta del Siviglia
Uno dei nostri segreti è che abbiamo utilizzato al meglio la nostra squadra. Tutti hanno sentito di aver dato il loro contributo. In questo modo anche gli allenamenti sono migliori, perché non abbiamo solo 11 giocatori in una squadra. Non si trattava di dare priorità all'Europa League o alla Liga, ma di puntare a entrambe, e questo riassume la mentalità vincente del club".
Sulla semifinale al cardiopalma contro la Juventus
Negli ultimi anni il Siviglia ha vinto l'Europa League più di ogni altra squadra. Quindi, anche se le altre squadre pensano di essere più grandi di noi, ci rispettano. Contro la Juventus, credo che siano rimasti sorpresi dal nostro stile di gioco e dal modo in cui abbiamo pressato. Nel ritorno hanno rischiato di meno in fase di possesso e hanno avuto anche alcune buone occasioni, ma alla fine abbiamo vinto noi, e questo è ciò che conta.
Dopo ho passato un po' di tempo nello spogliatoio da solo ad elaborare la vittoria, mentre i giocatori erano ancora in campo a festeggiare. Preferisco sempre abbracciare e congratularmi con le persone nello spogliatoio".
Sulla sfida contro José Mourinho
Quando lo vedrò mi congratulerò con lui per quello che ha fatto alla Roma. Gli augurerò il meglio e poi ci affronteremo. So che è molto competitivo e che vince la maggior parte delle finali alle quali partecipa;
Di solito vince le partite a eliminazione diretta ed è campione in carica di Conference League con questa squadra, quindi sarà dura. Contro questa Roma allenata da lui sarà molto difficile. Tutti dicono che le finali conta solo vincere, non partecipare, ma una squadra deve pur perdere. Speriamo di essere noi a vincere.
Cosa dirà ai ragazzi prima della finale?
Non preparo nulla in anticipo, né penso prima a ciò che posso o non posso dire. Il giorno della finale, il discorso di 12 minuti che farò sarà quello che mi verrà in mente al momento. Non ho ancora mentalizzato la sensazione di vittoria, ed è passato molto tempo dall'ultima volta che ho vinto un trofeo. In caso di vittoria credo che solleverei il trofeo e poi me ne andrei rapidamente".
Sul futuro
Conservo pochissime cose per ricordare ciò che ho o non ho vinto. Ad esempio, non ho quasi mai magliette o cimeli calcistici. Mia moglie conserva alcune cose. Forse quando mi ritirerò dal calcio cambierò mentalità.