Finale Europa League: Francesco Totti sulla mentalità vincente di Mourinho e sui suoi successi in giallorosso - l'intervista
lunedì 29 maggio 2023
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La leggenda della Roma, Francesco Totti, parla della finale di UEFA Europa League tra Roma e Siviglia e rivive la sua gloriosa carriera in giallorosso.
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Francesco Totti, il calciatore con più presenze e gol in maglia giallorossa, parla della finale di UEFA Europa League tra Roma e Siviglia, dell'importanza dei talenti locali e della sua indimenticabile e gloriosa carriera in giallorosso.
Sulla seconda finale europea in altrettante stagioni
È stata una sensazione meravigliosa vedere la Roma in finale. Da tifoso della Roma, è una delle cose più belle in assoluto. È una sensazione incredibile raggiungere due finali consecutive per la prima volta dopo tanti anni. Speriamo che le cose vadano per il verso giusto. Sarà una partita dura e combattuta, e tutto può succedere.
Sull'allenatore della Roma, José Mourinho
Credo che il Siviglia abbia più esperienza in queste finali. Se non sbaglio hanno giocato sei finali e le hanno vinte tutte e sei. Quindi, prima o poi, con un po' di fortuna, ne perderanno una. E con Mourinho in panchina abbiamo questa fantastica opportunità. È un allenatore che ha tantissima esperienza in questo tipo di partite, quindi affronterà la sfida nel miglior modo possibile per vincere.
Con un allenatore così, che ha una forte personalità come lui, tutto è più facile. Questi allenatori sono abituati a vincere, quindi possono trasmettere questa mentalità vincente alla squadra - e penso che sia quello che sta facendo. Ci parlo abbastanza spesso. Ho giocato contro squadre allenate da lui, ma mi sarebbe piaciuto averlo come allenatore. Purtroppo ha avuto altre opportunità e ha scelto altri club.
Su Edoardo Bove, talento cresciuto nel vivaio della Roma
È un ragazzo fantastico con una famiglia che lo supporta molto. È duttile e sa adattarsi in campo. Cerca di fare il meglio per la squadra e sa come comportarsi correttamente. Sta dimostrando le sue capacità e la squadra ha bisogno di lui. L'allenatore l'ha capito e lo ha scelto per giocare nelle partite più difficili. Ha segnato contro il Leverkusen in semifinale, regalando la qualificazione in finale alla Roma.
Se è un caso che io, Daniele De Rossi e ora Lorenzo Pellegrini siamo passati dalle giovanili della Roma sino a diventarne capitani? È ciò che ci differenzia dalle altre squadre. Ogni dieci o vent'anni un giocatore nato a Roma diventa capitano del club. Questo è un fatto importante, anche per i tifosi. Loro danno molta importanza al fatto che qualcuno di Roma guidi la squadra anche in Europa.
Sull'avere giocato tutta la carriera con la Roma
Giocare per un solo club per tutta la carriera può essere difficile oggi. Tuttavia, ognuno può fare ciò che vuole e ciò che ritiene più conveniente per sé. Per i tifosi, la Roma è tutto. Ti danno tanto amore e ti spingono tanto. C'è un rapporto stretto tra i tifosi e la squadra. È una cosa che si impara e si porta con sé quando si entra a far parte di questo club.
L'unica cosa che non sono mai riuscito a vincere con la Roma è stato un trofeo europeo. All'epoca c'erano squadre più forti e più attrezzate, e per noi era difficile restare al loro livello. Detto questo, sono comunque felice della mia carriera e di quello che ho fatto. Ma soprattutto tutto quello che ho fatto, l'ho fatto con la squadra di cui sono sempre stato innamorato e che amo ancora oggi. Questa è la mia vittoria più grande.
I numeri di Totti con la Roma
Presenze: 786
Gol: 307