Unai Emery ritrova il "suo" Arsenal in semifinale di UEFA Europa League
lunedì 26 aprile 2021
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"Devo mettere da parte i miei sentimenti per l'Arsenal", commenta l'allenatore del Villarreal a UEFA.com.
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Tre volte vincitore della UEFA Europa League con il Sevilla, Unai Emery spera di diventare il quarto allenatore a vincere quattro trofei nelle prime due competizioni europee dopo José Mourinho, Bob Paisley e Giovanni Trapattoni.
Il tecnico, 49 anni, ha anche raggiunto la finale di UEFA Europa League 2019 con l'Arsenal, perdendo 4-1 contro il Chelsea a Baku. Ora affronterà i Gunners con il Villarreal, che prova a raggiungere la sua prima finale di una competizione continentale. In vista della semifinale, Emery ha rilasciato questa intervista a UEFA.com.
"La storia dell'Arsenal è conosciuta in tutto il mondo. Ho avuto la fortuna di allenarlo, anche se non è finita come volevo. Ora sto bene qui e apprezzo il mio nuovo lavoro al Villarreal".
"Ho bellissimi ricordi di quell'anno e 4-5 mesi passati nell'Arsenal. Abbiamo vissuto bei momenti in campo, ad esempio andando in finale di Europa league contro il Chelsea, ma anche lavorando tutti i giorni in allenamento. Sono bei ricordi, ma adesso lavoro in un'altra squadra".
"Nell'Arsenal ci sono ancora tanti giocatori che hanno iniziato la carriera con me. Ricordo sempre Bukayo Saka. Ha esordito [in Premier League] l'1 gennaio [2019] contro il Fulham e abbiamo vinto 4-1. La partita è iniziata alle 12:30 e lui ha giocato gli ultimi 8-10 minuti, senza toccare palla. Ora è arrivato ad altissimi livelli".
"Tanti giocatori che ho allenato sono ancora all'Arsenal. Ho bei ricordi di loro: Héctor Bellerín, [Calum] Chambers, [Rob] Holding: ragazzi eccezionali; [Mohamed] Elneny, che è un giocatore straordinario e anche una persona straordinaria. Ci sono [Alexandre] Lacazette, [Pierre-Emerick] Aubameyang e [Gabriel] Martinelli, che diventa sempre più importante dopo un grave infortunio".
"Un altro giocatore importante è [Nicolas] Pépé, che ha sempre più fiducia. Poi ce ne sono altri più giovani come [Emile] Smith Rowe. Ha giocato con noi nel precampionato a 17 anni e sta crescendo dopo vari prestiti. C'è anche [Bernd] Leno, che è un grande portiere ed è bravo con la palla ai piedi. Ha molta esperienza".
"[Mikel] Arteta sta lasciando il segno. Sta riportando l'Arsenal alle sue tradizioni, ovvero giocare un calcio spettacolare".
"I primi passi da vice di Pep Guardiola lo hanno aiutato per il suo nuovo ruolo, quello di allenatore. Gli è stata data una possibilità all'Arsenal e credo che sia il posto giusto per lui perché è molto amato. Ha anche giocato con Arsène Wenger, quindi sono sicuro che saprà applicare tutto ciò che ha imparato. È un matrimonio riuscito: Arteta-Arsenal, Arsenal-Arteta".
"Quando l'Arsenal è in forma è una grandissima squadra. L'abbiamo visto in questa stagione, ma anche noi siamo forti quando siamo in forma. In termini di fiducia, ambizioni e rispetto per l'avversario, questa semifinale sarà molto tesa e tutte e due le squadre faranno il massimo per andare avanti: ecco perché questa competizione è così bella".
"Voglio vincere per me e per il Villarreal. [Due anni fa] difendevo i colori dell'Arsenal in finale contro il Chelsea, ora difendo quelli del Villarreal. Sono competitivo e ho una responsabilità verso il club e tutti quelli che rappresento con le mie decisioni. L'ho fatto con orgoglio quando ero all'Arsenal e ora lo faccio al Villarreal".
"Devo mettere da parte i miei sentimenti per l'Arsenal e dedicare tutte le energie affinché sia il sottomarino giallo a vincere. Sarà una grande sfida, anche se ho allenato l'Arsenal. Tutti e due i club hanno la loro storia: si sono affrontati in semifinale di Champions League [2006] ed entrambi lo ricordano bene. Se lo ricordano i tifosi e anche i giocatori: uno di loro è Robert Pirès, che ha vestito la maglia di tutte e due le squadre. Dovete chiedere a lui per chi tiferà!".