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Il Napoli si rilancia, la Roma riacciuffa l'Inter

In casa dell'Udinese la squadra di Gattuso vince 2-1 e raggiunge l'Atalanta al 4° posto: Lasagna risponde al rigore di Insigne, decide al 90' Bakayoko. Con un gol di Mancini all'86' i Giallorossi pareggiano 2-2 con i Nerazzurri.

Il Napoli, grazie al successo 2-1 sul campo dell'Udinese, ha raggiunto l'Atalanta al 4° posto
Il Napoli, grazie al successo 2-1 sul campo dell'Udinese, ha raggiunto l'Atalanta al 4° posto Getty Images

Udinese-Napoli 1-2 (Lasagna 27'; Insigne 15' su rig., Bakayoko 90')
Il Napoli, dopo la sconfitta casalinga contro lo Spezia, si rilancia e raggiunge l’Atalanta al quarto posto in classifica con una partita ancora da giocare. Allo Stadio Friuli, la squadra di Gennaro Gattuso ha la meglio 2-1 sull’Udinese e ottiene la seconda vittoria in trasferta consecutiva: Kevin Lasagna risponde al vantaggio realizzato da Lorenzo Insigne su rigore, ma al 90’ il centrocampista francese Tiémoué Bakayoko trova il gol che vale il blitz esterno.

I Partenopei passano in vantaggio dopo meno di un quarto d’ora. Kevin Bonifazi entra in ritardo sul messicano Hirving Lozano e il direttore di gara, richiamato dal VAR, assegna il rigore: dal dischetto, Insigne non sbaglia e realizza il settimo gol in questo campionato.

La squadra di casa si rende pericolosa con Roberto Pereyra, ma l’argentino non inquadra lo specchio della porta. Poi, dopo un salvataggio in corner di Juan Musso sul colpo di testa di Lozano, i Nerazzurri trovano il pareggio. Lasagna approfitta di un retropassaggio pigro di Amir Rrahmani per Alex Meret, salta il portiere avversario e deposita il pallone in rete festeggiando l’1-1.

Un altro errore del difensore kosovaro propizia una chance per Jens Stryger Larsen, ma Meret si salva in angolo sulla conclusione del difensore danese. Nella ripresa la squadra di Gattuso ha una doppia occasione con Piotr Zieliński e Insigne, ma deve aspettare fino al 90’ per trovare lo spunto decisivo.

Sulla punizione del portoghese Mário Rui, Bakayoko prende l’ascensore e mette di testa all’angolino, realizzando il 2-1. Per il Napoli è una vittoria preziosissima, per i ragazzi di Luca Gotti una grande beffa.


Roma-
Inter 2-2 (Pellegrini 17', Mancini 86'; Škriniar 56’, Hakimi 63’)
La Roma riacciuffa l’Inter a quattro minuti dalla fine e resta terza a tre punti dal secondo posto, occupato proprio dai Nerazzurri. Allo Stadio Olimpico i Giallorossi segnano per primi con Lorenzo Pellegrini, ma subiscono il ritorno della squadra di Antonio Conte che nella ripresa ribalta la situazione con i gol di Milan Škriniar e Achraf Hakimi; è un colpo di testa di Gianluca Mancini a sancire il 2-2 finale. L’Inter resta seconda ma il suo gap dal Milan capolista aumenta a tre punti; la squadra di Paulo Fonseca è terza a sei punti dalla vetta.

Gli ospiti hanno un buon approccio e Pau López compie una grande parata sul colpo di testa ravvicinato di Romelu Lukaku. Al 16’ la Roma sblocca il risultato. Pellegrini lascia partire un destro da fuori area, la deviazione di Alessandro Bastoni rende la traiettoria imparabile per Samir Handanović: 1-0 per i padroni di casa.

La squadra di Fonseca potrebbe raddoppiare con Jordan Veretout, ma il portiere e capitano dei Nerazzurri è reattivo sulla conclusione di destro del francese. L’Inter prende piano piano il sopravvento. Arturo Vidal manda sul fondo da posizione favorevole, mentre Lautaro Martínez realizza l’1-1 ma il gol è annullato per fuorigioco dell’attaccante argentino sulla sponda di Lukaku.

L’attaccante belga manda di poco a lato nella ripresa, poi Pau López è di nuovo bravissimo sul tentativo ravvicinato di Lautaro Martínez. Ma al 56’ il portiere spagnolo dei Giallorossi è costretto a capitolare. Angolo di Marcelo Brozović e colpo di testa vincente del difensore slovacco Škriniar.

Al 63’ i ragazzi di Conte perfezionano la rimonta. Il gol è un pezzo di bravura di Hakimi, che si porta il pallone sul sinistro e con un tiro a giro pesca l’incrocio dei pali. Vidal sciupa l’occasione del 3-1, la Roma ci prova senza fortuna con Henrikh Mkhitaryan.

Ma a quattro minuti dalla fine Mancini, con un colpo di testa da attaccante di razza, trova l’angolino e firma il definitivo 2-2 per la squadra di Fonseca.


SABATO 9 GENNAIO 2021

Milan
-Torino 2-0 (Rafael Leão 25’, Kessié 36’ su rig.)
Dopo la sconfitta contro la Juventus, il Milan torna a correre e consolida il primo posto in classifica. A San Siro, i Rossoneri battono 2-0 il Torino penultimo in classifica nell'anticipo serale della 17esima giornata e portano per il momento a 4 punti il vantaggio sull’Inter: sono i gol nel primo tempo di Rafael Leão e Franck Kessié a regalare i tre punti alla squadra guidata da Stefano Pioli, che festeggia anche il ritorno in campo di Zlatan Ibrahimović.

I padroni di casa sbloccano il risultato dopo 25 minuti. Theo Hernandez è protagonista di una grande percussione, poi mette in movimento Brahim Díaz che a sua volta serve Rafael Leão: l’attaccante portoghese controlla e con il destro batte Salvatore Sirigu, realizzando il quinto gol in campionato.

Il Milan raddoppia al 36’. L’arbitro non interviene su un contatto tra Andrea Belotti e Brahim Díaz, ma richiamato dal VAR decide di assegnare il rigore ai Rossoneri: dal dischetto si presente lo specialista Kessié, che spiazza il portiere avversario e realizza il 2-0. Per l'ivoriano ex Atalanta è il sesto gol in Serie A.

A due minuti dall’intervallo la squadra di Marco Giampaolo, un ex, va vicina al gol con Ricardo Rodríguez, ma la punizione del difensore svizzero - un altro ex - si stampa sulla traversa.

Nella ripresa sono i Granata a beneficiare da un rigore, ma il direttore di gara torna sulla sua decisione dopo aver riesaminato al VAR il contatto tra Simone Verdi e Sandro Tonali. A cinque minuti dalla fine si rivede in campo Ibrahimović, al rientro dopo l’infortunio, che prende il posto di Rafael Leão.

L’ultima chance è per il Torino, ma Gianluigi Donnarumma si oppone alla grande alla conclusione di Jacopo Segre, deviata. Il Milan ritrova il successo, ritrova Ibra e si conferma la capolista della Serie A.