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La Roma stende il Torino e aggancia la Juventus

All'Olimpico i Giallorossi battono 3-1 i Granata - in dieci dopo meno di un quarto d'ora per il rosso a Singo - e si portano al terzo posto. Sblocca Mkhitaryan, segnano anche Veretout e Pellegrini.

Lorenzo Pellegrini della Roma riceve i complimenti dei compagni dopo il terzo gol dei Giallorossi contro il Torino
Lorenzo Pellegrini della Roma riceve i complimenti dei compagni dopo il terzo gol dei Giallorossi contro il Torino Getty Images

Roma-Torino 3-1 (Mkhitaryan 27', Veretout 43' su rig., Pellegrini 68'; Belotti 73')
La Roma conquista la seconda vittoria consecutiva in campionato e aggancia la Juventus al terzo posto. Allo Stadio Olimpico, nel posticipo del turno infrasettimanale, i Giallorossi si impongono 3-1 sul Torino fanalino di coda con i gol di Henrikh Mkhitaryan, Jordan Veretout e Lorenzo Pellegrini.

La squadra di Paulo Fonseca va subito vicina al gol con Bruno Peres, uno degli ex, che però colpisce male il pallone. Dall’altra parte Belotti colpisce bene di testa ma Pau López è attento e para. Al 14’ la squadra di Marco Giampaolo resta in dieci uomini. Il difensore ivoriano Wilfried Singo, già ammonito, rimedia il secondo giallo per un fallo su Leonardo Spinazzola e viene espulso.

I Granata sono costretti ai ripari e l’argentino Cristian Ansaldi rimpiazza il bosniaco Amer Gojak. Al 28’, però, la Roma passa in vantaggio. Vanja Milinković-Savić si salva sulla conclusione da fuori di Gianluca Mancini, ma non può nulla sul successivo bolide di destro di Mkhitaryan, che carambola sul palo e finisce in porta. Per il talento armeno è il settimo gol in campionato.

Spinazzola va a un passo dal raddoppio, poi la formazione di Fonseca trova il 2-0 poco prima dell’intervallo. Il brasiliano Bremer stende in area Edin Džeko e l’arbitro assegna il rigore, che Veretout trasforma con freddezza. Nella ripresa il Torino prova a reagire, malgrado l’inferiorità numerica, ma centra la traversa con Simone Edera.

Al 68’ i Giallorossi trovano il tris. Pellegrini, dopo un’azione ispirata da Pedro Rodríguez e Borja Mayora, calcia a giro con il sinistro e trova l’incrocio dei pali. I ragazzi di Giampaolo hanno un sussulto e con Belotti trovano il gol del 3-1, poi ci sono altre due chance per Federico Bonazzoli ed Edera che però non hanno fortuna.

L’ultima occasione capita a Borja Mayoral nel recupero ma Bremer compie un salvataggio miracolo e manda in angolo. La Roma vince d’autorità e si proietta alla supersfida di domenica contro l’Atalanta, il Toro di Giampaolo resta ultimo in classifica con il Crotone.

MERCOLEDI' 16 DICEMBRE 2020

Genoa-Milan 2-2 (Destro 47’, 60’; Calabria 52’, Kalulu 83’)
Il Milan va sotto due volte sul campo del Genoa, ma riesce a pareggiare e mantiene l’imbattibilità in campionato. A Marassi finisce 2-2, con la capolista che ringrazia il giovane difensore francese Pierre Kalulu, che tre giorni dopo l’esordio festeggia anche il primo gol in Serie A. Con questo risultato, però, il vantaggio dei Rossoneri in vetta alla classifica sull’Inter - vittoriosa sul Napoli - scende a un solo punto.

La squadra di Rolando Maran si rende pericolosa con Destro, che calcia fuori di poco in diagonale, i Rossoneri - sempre orfani di Zlatan Ibrahimović e Simon Kjær - rispondono con Ante Rebić che nasconde la palla agli avversari ma trova sulla sua strada un grande Mattia Perin.

Nella ripresa, dopo due minuti, il Genoa passa in vantaggio. In ripartenza, Edoardo Goldaniga serve Eldor Shomurodov che si gira e calcia: Gianluigi Donnarumma si salva sulla conclusione dell’uzbeko, ma non può nulla sul tap-in di Detro.

Cinque minuti e arriva il pareggio, con un tiro all’angolino di Calabria che non dà scampo al portiere dei Grifoni. Il Genoa, dopo sette minuti, si riporta in vantaggio: sul cross di Paolo Ghiglione, Destro con un grande stacco sovrasta Kalulu e firma il 2-1. Festeggiando la doppietta da ex.

La formazione di Stefano Pioli va vicina al pareggio con Jens Petter Hauge, con un tiro che sfiora il palo, poi all’83’ trova il 2-2. Sugli sviluppi di un corner, Alessio Romagnoli fa la sponda e il più lesto è il giovane difensore francese Kalulu, che mette nel sacco e festeggia il primo gol nel campionato italiano. A Marassi finisce 2-2.

Inter-Napoli 1-0 (Lukaku 71’ su rig.)
Dopo tre vittorie consecutive, il Napoli rimedia la quarta sconfitta in campionato. A San Siro la squadra di Gennaro Gattuso si arrende 1-0 all’Inter, che ha la meglio grazie al rigore trasformato da Romelu Lukaku nel secondo tempo. I Partenopei, che finiscono in dieci per l’espulsione di Lorenzo Insigne, scivolano al quarto posto, mentre i Nerazzurri consolidano la seconda posizione riducendo a un solo punto il distacco dal Milan.

Il Napoli perde subito per infortunio Dries Mertens, rimpiazzato da Andrea Petagna. L’Inter sfiora il gol con Lautaro Martínez, servito da Nicolò Barella, mentre gli ospiti rispondono con una conclusione da fuori di Piotr Zieliński che termina larga non di molto.

Prima dell’intervallo si fa notare David Ospina, che neutralizza con tranquillità il colpo di testa di Roberto Gagliardini. Nella ripresa sale in cattedra Samir Handanović, che compie una parata incredibile sul tacco da pochi passi di Insigne, poi arriva l’episodio che decide la partita.

Su una conclusione rimpallata di Stefano Sensi, si fionda sul pallone Matteo Darmian che viene steso da Ospina: l’arbitro ammonisce il portiere colombiano e assegna il rigore, che Lukaku trasforma con freddezza. Per l’attaccante belga ex Chelsea, Everton e Manchester United è il gol numero 10 in questa Serie A.

In dieci per l’espulsione proteste di Insigne, la squadra di Gattuso ha comunque le chance per pareggiare. Handanović è di nuovo da applausi sulla bordata del neo-entrato Matteo Politano, poi Petagna colpisce il palo nel recupero. Vince 1-0 l’Inter di Antonio Conte, ma i Partenopei non escono ridimensionati dalla sfida.