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Juve a Lione senza paura

Il ko di Napoli non ha incrinato le certezze della Juventus, che in casa del Lione andrà in campo "per fare la partita", come ribadito da Antonio Conte. Meno ottimista Rémi Garde, che ha parlato di "una montagna da scalare".

La trasferta di Lione non spaventa la Juve, come ha sottolineato Antonio Conte
La trasferta di Lione non spaventa la Juve, come ha sottolineato Antonio Conte ©Getty Images

Se qualcuno pensava che la sconfitta contro l'SSC Napoli avesse creato una crepa nelle certezze della Juventus, si sbagliava. Alla vigilia della gara di andata dei quarti di finale di UEFA Europa League sul campo dell'Olympique Lyonnais, Antonio Conte ha ribadito che i Bianconeri scenderanno in campo "per fare la partita" e avvicinarsi di un altro passo alla finale in programma proprio allo Juventus Stadium.

Finora né Trabzonspor AŞ né ACF Fiorentina sono riuscite a infrangere il sogno della Juve di disputare la finalissima in casa e stavolta toccherà al Lione cercare di fermare la marcia bianconera. Conte non sottovaluta le insidie della trasferta transalpina, ma confida nei mezzi del proprio gruppo.

"Il Lione è una realtà del calcio francese e ha vinto molti campionati negli ultimi anni - ha sottolineato il timoniere bianconero -. E' una squadra forte, che ha nell'attacco il suo punto di forza. Lacazette e Gomis sono due ottimi giocatori, ma noi abbiamo studiato i nostri avversari e pensiamo di aver individuato qualche punto debole. Domani cercheremo di fare la partita, perché sappiamo che la gara di andata è spesso fondamentale per orientare la qualificazione".

A Lione, la Juve dovrà rinunciare allo squalificato Arturo Vidal - capocannoniere stagionale in Europa - e a gli infortunati Angelo Ogbonna, Federico Peluso e Andrea Barzagli, ma ritroverà Carlos Tévez, assente al San Paolo. Soprattutto in difesa, le scelte saranno obbligate per i Bianconeri, una situazione che Conte accetta con piglio quasi filosofico.

"Parlando di infortunati, credo che sia una bella lotta tra noi e il Lione - ha spiegato il tecnico 44enne, facendo riferimento alle assenze di Milan Biševac, Gueïda Fofana, Miguel Lopes, Mouhamadou Dabo, Clément Grenier e Yoann Gourcuff tra le fila avversarie -. Per noi è un periodo non facile, perché da tempo abbiamo a disposizione solo tre difensori, ma credo che lo stesso valga per i nostri avversari".

In merito al morale della squadra dopo il ko di Napoli, conte ha aggiunto: "Sconfitte come quelle di domenica possono essere considerate fisiologiche dopo un periodo in cui si è vinto tanto. Talvolta può accadere che la concentrazione e la determinazione vengano meno. Mi auguro che quella sconfitta ci dia la forza per chiudere la stagione in crescendo e già domani mi aspetto una grande reazione".

Anche Claudio Marchisio - che a centrocampo farà le veci di Vidal - è convinto che quello del San Paolo sia stato un semplice incidente di percorso. "Siamo reduci da una brutta prestazione, ma l'Europa ci darà la possibilità di rifarci immediatamente - ha spiegato il Principino bianconero -. Questa partita per noi conta tantissimo e cercheremo di riprendere subito il cammino ricordandoci di ciò che non ha funzionato a Napoli".

Il Lione è un'ottima squadra - ha aggiunto Marchisio -. Arrivando fin qui ha dimostrato il suo valore e sta facendo piuttosto bene anche nel campionato francese. Non abbiamo avuto molto tempo per studiarli, ma per quello che abbiamo visto è una squadra completa e forte fisicamente, con giocatori come Lacazette che possono far male in contropiede. Dovremo stare molto attenti".

E se la Juve è sospesa tra ottimismo e cautela, in casa Lione la sensazione è quella che per avere la meglio nel doppio confronto servirà un'autentica impresa. Non ne ha fatto mistero il tecnico Rémi Garde, che ha spiegato: "Dovremo scalare una montagna, la Juve ha una rosa da Champions League. In partite come questa non abbiamo nulla da perdere, ma mi aspetto il massimo dai giocatori.

"Adotteremo qualche accorgimento diverso dal solito per l'Europa League - ha poi aggiunto il tecnico del Lione -. Per noi sfidare la Juve rappresenta già di per sé un premio. Abbiamo fatto molta strada dagli spareggi e ci siamo gustati in pieno il torneo; molti dei nostri giovani hanno fatto esperienza e anche questa è una soddisfazione. Talvolta nel calcio i miracoli accadono e mi auguro che domani sia uno di quei casi".

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