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Artur vola alto con le Aquile

Il portiere del Benfica con trascorsi in Italia spera di bissare la conquista del campionato con la vittoria nella semifinale di UEFA Europa League contro la Juventus.

Artur vola alto con le Aquile
Artur vola alto con le Aquile ©AFP/Getty Images

Sconfitto in finale di UEFA Europa League nel 2a sorte migliore per se stesso e per i neo campioni di Portogallo in vis011 e 2013, il portiere dell'SL Benfica Artur non può che sperare in unta della semifinale contro la Juventus.

Secondo del 21enne Jan Oblak, da quando un infortunio rimediato lo scorso 12 dicembre nella vittoria per 3-2 contro l'SC Olhanense ha dato un'occasione al portiere sloveno, Artur si è unito con entusiasmo ai festeggiamenti per la conquista del titolo, il suo primo con il Benfica, grazie alla vittoria di domenica per 2-0 contro l'Olhanense. "Indipendentemente da chi ha giocato di più, sia Oblak che io meritiamo i complimenti. Ci siamo divisi le partite. Sono arrivato qui sognando di vincere il campionato, e quel sogno oggi si è realizzato”.

Artur deve augurarsi che questo primo titolo sia di buon auspicio. Nel 2012/13, il Benfica è crollato in dirittura d'arrivo, perdendo campionato, finale di Coppa di Portogallo e finale di UEFA Europa League nello spazio di pochi giorni. "Soltanto noi sappiamo quanto abbiamo lottato all'inizio della stagione dopo il finale difficile di quella scorsa”, ha spiegato il brasiliano.

Sebbene Oblak sia il titolare in campionato, Artur resta la prima scelta di Jorge Jesus in Europa. Senza reti al passivo in quattro gare di UEFA Europa League, il 33enne estremo difensore proverà a mettere a frutto l'esperienza maturata in serie A nella sfida contro la Juventus. Artur ha giocato in Italia dal 2007 al 2010, e sebbene abbia raccolto soltanto 12 presenze nella massima serie – nessuna contro la Juventus – il portiere brasiliano sa bene cosa aspettarsi dai campioni d'Italia, e in particolare dall'attaccante Mirko Vučinić, suo ex compagno di squadra alla Roma.

Artur ha lasciato l'Italia per trasferirsi all'SC Braga in Portogallo nel 2010. Il suo primo allenatore in Portogallo, Domingos Paciência, rimase impressionato dal suo “equilibrio, freddezza, senso della posizione e parate impossibili”. L'unica stagione con il Braga è coincisa con l'esordio del club nella fase a gironi di UEFA Champions League, culminato con la finale della Coppa UEFA 2010/11, persa 1-0 contro l'FC Porto a Dublino.

Il Benfica ha apprezzato le doti di Artur e gli ha offerto un contratto quadriennale. Oggi vanta oltre 100 presenze con le Aquile in tutte le competizioni, e punta a raddoppiare questa cifra. "Mi sento anima e corpo un calciatore del Benfica – ha dichiarato l'ex EC Cruzeiro e Coritiba FBC -. Voglio giocare altre 100 partite con questa maglia che ho imparato a amare. Non sono nato 'Benfiquista', ma lo sarò per il resto della vita”.


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