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Juventus - Benfica: l'esempio del 1993

Ventun anni fa, la Juventus di Giovanni Trapattoni perse 2-1 in casa del Benfica all'andata dei quarti di Coppa UEFA ma poi vinse 3-0 al ritorno. UEFA.com ricorda quei giocatori, che due mesi dopo avrebbero alzato la coppa.

La Juventus in finale di Coppa UEFA 1992/93
La Juventus in finale di Coppa UEFA 1992/93 ©Getty Images

Ventun anni fa, la Juventus di Giovanni Trapattoni perse 2-1 in casa dell'SL Benfica all'andata dei quarti di Coppa UEFA ma poi vinse 3-0 al ritorno con gol di Jürgen Kohler (2), Dino Baggio (43') e Fabrizio Ravanelli (67').

In vista della semifinale di ritorno di UEFA Europa League, e con il punteggio nuovamente fermo sul 2-1 per la squadra portoghese, UEFA.com ricorda i giocatori bianconeri che vinsero la sfida del 1993 e che due mesi dopo avrebbero alzato la coppa al cielo.

Angelo Peruzzi
Ritiratosi nel 2007 dopo aver vinto la Coppa del Mondo FIFA 2006 come vice di Gianluigi Buffon, Peruzzi è stato assistente di Marcello Lippi in nazionale dal 2008 al 2010, ricoprendo lo stesso ruolo con Ciro Ferrara nell'Under 21 e seguendo l'ex compagno all'UC Sampdoria nell'estate 2012. Tuttavia, Ferrara e Peruzzi sono stati esonerati a dicembre dello stesso anno.

Massimo Carrera
L'arcigno difensore ha continuato a giocare fino a 44 anni alla Pro Vercelli. Nel 2009 è tornato alla Juventus per lavorare nelle giovanili, mentre all'inizio della stagione 2012/13 ha guidato la prima squadra per un breve periodo perché Antonio Conte e Angelo Alessio erano squalificati, vincendo la Supercoppa italiana con un 4-2 sull'SSC Napoli.

"Quando sono arrivato, nel 1991, la Juve non era riuscita qualificarsi per le competizioni europee - commenta -. Poi è arrivato Trapattoni e ben presto siamo tornati molto competitivi, arrivando secondi in campionato e vincendo la Coppa UEFA l'anno dopo".

Moreno Torricelli
Soprannominato 'Geppetto' perché faceva il falegname quando è stato acquistato dalla Juve a 22 anni dopo un'amichevole pre-campionato contro l'US Caratese. "Non so quanti allenatori avrebbero rischiato su uno sconosciuto come me - ha commentato Torricelli a proposito di Trapattoni -. Poi, dopo un'amichevole contro il Bayern che ho giocato con grande calma davanti a 60.000 spettatori, mi ha detto: 'O sei un vero calciatore, oppure sei pazzo'".

Lasciata la Juve nel 1999, Torricelli si è ritirato sei anni dopo, allenando le giovanili dell'ACF Fiorentina e un paio di squadre di categoria minore fino al 2010. Lo stesso anno ha perso la moglie Barbara per un cancro e ha lasciato il calcio per rimanere con i suoi tre figli.

Dino Baggio
"L'atmosfera a Lisbona era impressionante - commenta l'ex centrocampista, che dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ha iniziato a lavorare con i giovani calciatori -. È stato molto difficile giocare da loro e abbiamo perso 2-1, ma per fortuna ci siamo rifatti a Torino con gli interessi. Ho segnato un gol in quella gara e altri tre nelle due finali contro il Dortmund. Ricordo quel trionfo con grande orgoglio e spero che la Juve riesca a vincere quest'anno come facemmo noi".

Jürgen Kohler
Dall'autunno 2013, l'ex centrale della Germania è alla guida dell'ECG Wirges, squadra della sesta serie tedesca che si candida alla promozione. Vincitore della Coppa del Mondo FIFA 1990 e direttore sportivo dell'SV Waldhof Mannheim per un breve periodo nel 2013, lavora anche come ambasciatore di aziende e consulente.

Júlio César
Il difensore, che con il Borussia Dortmund ha superato la Juventus nella finale di UEFA Champions League 1997, si è ritirato nel 2001 in Brasile dopo una lunga carriera in Europa. Ora fa il procuratore di calciatori.

Andreas Möller
Occasionale commentatore televisivo in Germania, Möller ha espresso il desiderio di diventare allenatore e nel 2014 ha iniziato a frequentare gli allenamenti dell'Hamburger SV. Si diceva che fosse molto vicino a diventare assistente di Bert van Marwijk, quest'ultimo è stato però esonerato il mese successivo.

Fabrizio Ravanelli
'Pennabianca' ha sbloccato il risultato contro l'AFC Ajax in finale di UEFA Champions League 1996 e negli anni successivi ha giocato in Inghilterra, Francia e Scozia, ritirandosi con l'AC Perugia nel 2005. Nel 2001 ha iniziato a lavorare nelle giovanili della Juventus, mentre la scorsa estate è stato assunto dall'AC Ajaccio, ma è stato esonerato a dicembre.

"A Lisbona c'era un'atmosfera caldissima - ha commentato recentemente -. Quest'anno è stato uguale, ma sono sicuro che la Juve possa rimontare come fece nel 1993".

Antonio Conte
Da giocatore della Juventus, Conte vinse la Coppa UEFA nel 1993 e molti altri titoli. Ora cerca di ripetere l'impresa da allenatore e, dopo alcune stagioni all'US Arezzo, AS Bari, Atalanta BC e AC Siena, è tornato in bianconero e ha già vinto due scudetti consecutivi, con un terzo ormai a un passo.

Gianluca Vialli
"Mi fido di Conte e dei veterani, come Buffon e Pirlo, ma gli altri devono migliorare in Europa, soprattutto in termini di fiducia - ha spiegato Vialli, affermato commentatore televisivo -. Vincere l'Europa League potrebbe essere fondamentale per iniziare a giocare meglio anche in Champions League. Certamente è un buon modo di guadagnare fiducia e consapevolezza. Per noi funzionò".

Roberto Baggio
Il 'Divin Codino' ha lavorato in FIGC dal 2010 al 2013 mentre conseguiva il patentino per allenare in Serie A. Attualmente insegna alla St. John International University (nei pressi di Vinovo) agli allenatori che vogliono lavorare con i bambini. "Adesso è facile dirlo, ma immaginavo che Conte fosse destinato a diventare un buon allenatore - ha commentato recentemente in un'intervista -. Sapeva sempre dove posizionarsi in campo. Vincere il terzo scudetto di fila sarebbe un grande traguardo per lui".

Roberto Galia
"Ho sempre detto che per vincere i titoli servono giocatori come lui - ha dichiarato Trapattoni a proposito del centrocampista "di fatica" -. È un giocatore importante anche quando è in panchina, un vero professionista. Una squadra è come una casa e Galia è una parte importante delle fondamenta".

Dopo il ritiro nel 1997, Galia ha avuto diverse esperienze da allenatore nelle serie minori e con varie squadre giovanili. "La nostra squadra era un work in progress dopo anni di delusioni, mentre questa ha già vinto due scudetti e ha tutto quello che serve per vincere anche in Europa", ha commentato.

Giancarlo Marocchi
Dopo il ritiro nel 2000, Marocchi ha lavorato come dirigente nel Bologna FC, la squadra della sua città. Attualmente lavora come commentatore per Sky insieme a Vialli.

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