Simeone incorona un Falcao senza limiti
mercoledì 9 maggio 2012
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Il tecnico dell'Atlético Madrid è felice che la sua squadra abbia dimostrato tutto il suo valore all'Athletic Club, Falcao su tutti: "Non ci sono limiti alla sua ambizione".
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Diego Simeone, allenatore Atlético
Vincere è sempre bello. Da giocatore te lo godi perché sei in campo, puoi correre, puoi gridare. Da allenatore devi restare più composto. Sai che il momento appartiene ai giocatori. Sono orgoglioso di loro, Sono felice per i tifosi dell'Atlético e grato alla gente che ha avuto fiducia in noi sin da dicembre.
Abbiamo giocato in modo diverso [contro l'Athletic] al Calderón, con Adrián alle spalle di Falcao. Sapevamo che a un certo punto dovevamo concedere il possesso palla, ma anche che con quattro giocatori davanti potevamo far male all'Athletic. Credo che questo modulo ci abbia aiutato ad essere più incisivi davanti. Stasera abbiamo dimostrato di che pasta è fatto l'Atlético: siamo una squadra veloce e forte in difesa. Sono molto orgoglioso.
I grandi giocatori rischiano molto perché hanno esperienza, ma se non riescono a mettere da parte i vecchi successi ed emozionarsi per una nuova finale, quell'esperienza non serve a niente. Falcao è l’esempio più calzante – si è dimenticato di cosa aveva fatto l'anno scorso e solo in questo modo è riuscito a viversi di nuovo il momento oggi. Conosco Radamel da quando era un ragazzino – lo avevo al River, e abbiamo vinto un campionato insieme. Lo ammiro, è una persona amabile. Non ci sono limiti alla sua ambizione.
Diego è un giocatore che fa la differenza – quando gioca bene ti dà la chance di vincere. Dobbiamo provare a qualificarci per la Champions League per vedere se può restare con noi [è in prestito ndr].
Marcelo Bielsa, allenatore Athletic
Non ci aspettavamo questo risultato e non immaginavamo una differenza tanto grande fra ciò che immaginavamo e ciò che è accaduto. I nostri avversari hanno giocato esattamente la gara che volevano, mentre noi non ci siamo riusciti. La differenza sta tutta qui.
Volevamo giocare il nostro calcio e non ci siamo riusciti, loro invece hanno fatto esattamente ciò che avevano in mente e di questo mi assumo ogni responsabilità. Non c'è nulla che ci possa consolare ed è naturale che i giocatori siano abbattuti. Abbiamo fallito il nostro obiettivo , di conseguenza la delusione è cocente.
Non credo che il risultato finale rispecchi i valori che si sono visti sul campo, il parziale è eccessivo e non ho visto una tale differenza fra le due squadre. Loro hanno avuto otto occasioni e hanno segnato tre gol, noi ne abbiamo avute nove e non siamo riusciti a segnare, questo è ciò che è accaduto. La differenza di valori che si è vista in campo non è quella che esiste realmente fra le due squadre. Non abbiamo difeso bene, non siamo stati concreti in attacco e nel complesso abbiamo reso al di sotto delle nostre possibilità. La responsabilità di tutto questo, ovviamente, è mia.