Lazio, testa solo al Salisburgo
mercoledì 11 aprile 2018
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I Biancocelesti, dopo il 4-2 dell'Olimpico, arrivano in Austria per il ritorno dei quarti e i loro pensieri sono tutti sulla qualifcazione, non sul derby di domenica. Inzaghi: "Dovremo tirare fuori una grande prestazione per trovare la semifinale".
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Il derby può attendere. La Lazio vuole procedere per gradi e prima di affrontare la Roma in una sentita stracittadina che di fatto mette in palio il terzo posto, pensa solo al Salisburgo. La sfida in Austria può portare i Biancocelesti in semifinale di UEFA Europa League e Simone Inzaghi ne è più che consapevole. “Ci siamo preparati al meglio”, dice il tecnico, “dovremo tirare fuori una grande prestazione per trovare la semifinale”.
Allo Stadio Salzburg la Lazio arriva con due gol di vantaggio, dopo il 4-2 dell’Olimpico: l’atteggiamento però deve essere sempre propositivo. "Sappiamo che avremo una partita difficile da affrontare e dovremo farlo nel modo giusto”, sottolinea l’allenatore alla vigilia, “Il Salisburgo è un'ottima squadra, farà di tutto per renderci difficile la vita. Ma sono fiducioso, dopo Udine ci siamo preparati al meglio".
In particolare, i Biancocelesti dovranno mettere in campo lo stesso carattere di sette giorni fa. “Tattiche e strategie saranno molto importanti, all'andata abbiamo interpretato la gara in modo perfetto”, ricorda Inzaghi, “Ma al di là di questo c'è stato grandissimo spirito, abbinato a una grande forza e coesione di gruppo. Ho detto questo ai ragazzi, di avere lo stesso spirito: troveremo uno stadio caldo e ostile che sosterrà il Salisburgo. Da Roma arriveranno i nostri tifosi, si faranno sentire come sempre".
Con grande fair-play, Inzaghi ha un pensiero anche per la Roma, protagonista di un'incredibile rimonta ai danni del Barcellona valsa ai Giallorossi la semifinale di UEFA Champions League. “Complimenti per la partita, testimonia il fatto che le partite di Coppa vanno giocate in 180 minuti e che anche quando si ha un vantaggio importante se si interpreta male la partita può finire male”, avverte il tecnico, “La Roma ha fatto benissimo, ci sono tante squadre forti in Champions e in Europa League”.
Capitolo formazione. Il ballottaggio sembra tra Jordan Lukaku e il capitano Senad Lulić a sinistra, mentre hanno smaltito i rispettivi problemi Ștefan Radu e Marco Parolo. "Ne ho convocati venti, sono tutti utilizzabili”, spiega Inzaghi, "Radu e Parolo scenderanno sicuramente in campo, per gli altri dovrò parlare e valutare, cercando di schierare la formazione che possa darmi le maggiori garanzie senza pensare a domenica. Pensiamo solo e soltanto al Salisburgo, possiamo centrare una semifinale molto importante per noi".
Acqua sul fuoco su un presunto dualismo tra Luis Alberto e Felipe Anderson. “Può darsi che giochino insieme o che non giochi nessuno dei due, i ballottaggi ci sono in tutti i settori del campo”, mischia le carte Inzaghi, “Non vedo stanchezza fisica, i dati sono ottimi, potrebbe esserci la stanchezza mentale che si supera però vedendo gli obiettivi, noi li abbiamo e sono belli. Ci sono stati tanti viaggi e tante partite, ma so che la squadra con gli obiettivi davanti non avrà problemi di questo tipo".
Guai a parlare di Roma, comunque. “La mia pressione è solo per il Salisburgo, sono organizzati, hanno un tecnico preparato e servirà una partita importante e intensa”, ribadisce l’allenatore biancoceleste, “Ripeto, troveremo uno stadio molto caldo. Siamo pronti, dovremo tirare fuori una grande prestazione per trovare la semifinale"
Anche Radu è molto concentrato sul ritorno dei quarti di UEFA Europa League. “Il Salisburgo è molto organizzato, corre tantissimo e i suoi giocatori sono preparati fisicamente: secondo me, finora, è stata la partita più difficile di UEFA Europa League”, avverte, “La Roma è stimolante, ma per giovedì: ci stimola a vincere e passare il turno".
Radu sta giocando una grande stagione, grazie anche alla preziosa guida di Inzaghi. “Il mister ci ha dato un'altra faccia, a me ha cambiato ruolo, visto che adesso sto facendo il centrale: ci ha dato tutto, siamo con lui fino alla morte”, spiega il romeno, "Siamo abituati a giocare in questa competizione, non abbiamo pressione da parte dei loro tifosi, anche noi all'andata ne avevamo 50mila allo stadio. E come quelli laziali non ce ne sono in giro...".