Il Napoli crolla in casa contro l'RB Leipzig
giovedì 15 febbraio 2018
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I partenopei passano a condurre con Ounas, ma vengono raggiunti e rimontati dai tedeschi che si impongono 3-1 al San Paolo: per la qualificazione servirà un'autentica impresa.
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Il turnover non paga. Senza sei titolarissimi, il Napoli cede in casa all'RB Leipzig e compromette il suo cammino in UEFA Europa League. Decisivi i gol di Timo Werner e Bruma, abili nel ribaltare il vantaggio azzurro griffato da Adam Ounas.
Privo dello squalificato Dries Mertens, e in attesa del recupero di Arkadiusz Milik, Maurizio Sarri rinuncia anche a Lorenzo Insigne, avanza Piotr Zieliński sulla linea degli attaccanti e lancia José Callejón falso nueve col talentino franco-algerino Adam Ounas sulla destra. In difesa fa il suo debutto in Europa Lorenzo Tonelli, 28 anni e l’ingrato compito di sostituire il veterano Raúl Albiol.
Sia pure imbottito di seconde linee, il Napoli cerca di prendere il comando dl gioco con il solito palleggio prolungato in mezzo al campo e le verticalizzazioni improvvise di Marek Hamšík. Il Leipzig soffre le fiammate degli azzurri, ma non rinuncia ad attaccare e nei primi venti minuti costruisce pure due occasioni degne di nota: ci prova prima Timo Werner, al 3’, con una splendida volée su calcio d’angolo di Kampl dalla sinistra; poi Yussuf Poulsen, al 18’, mancino fuori misura dopo una fuga in contropiede sul lato debole della difesa del Napoli.
Gli Azzurri cercano si sfondare soprattutto sulla sinistra, dove combinano bene Hamšík e Zieliński, ma è Callejón ad avere l’occasione più nitida, al 20’, dopo una percussione centrale di Marko Rog: la conclusione dell’esterno spagnolo, centravanti per una notte, è potente ma centrale e viene respinta in corner da Péter Gulácsi.
Il primo tempo scivola via senza altre emozioni, la ripresa comincia con gli stessi ventidue in campo e con una grande chance per Werner, che al 51’ controlla bene a centro area ma calcia alto col mancino. Un po’ a sorpresa, però, un minuto dopo è il Napoli ad andare in vantaggio: assist di Rog sulla destra e diagonale chirurgico di Ounas, che elude l’intervento in scivolata di Lukas Klostermann e batte Gulácsi sul palo più lontano.
Sopra d’un gol, Sarri richiama in panchina Hamšík e lo stesso Ounas e manda in campo Insigne e Allan. Il Leipzig, dal canto suo, alza il baricentro in cerca del pari e al 57’ Poulsen costringe Pepe Reina agli straordinari. Nulla può, però, il portiere spagnolo al 61’ sul destro di Werner, che riceve da Kevin Kampl e anticipa la battuta quel tanto che basta per mandare fuori giri l’estremo difensore azzurro.
Il pareggio placa gli ardori dei tedeschi, che abbassano un po’ i ritmi e concedono metri al Napoli. Insigne ha la palla buona al 70’, ma Gulácsi s’immola sul suo destro da distanza ravvicinata. Il Leipzig arretra ma riparte veloce in contropiede e al 74’ colpisce: Poulsen, sempre lui, scappa a Tonelli sul lancio in profondità di Marcel Sabitzer, arriva davanti a Reina e appoggia lateralmente per Bruma che segna il più facile dei gol e fa esplodere i cinquemila arrivati dalla Germania.
Con la qualificazione ormai compromessa, gli Azzurri si tuffano in attacco ma proprio all’ultimo minuto subiscono il gol che chiude i conti anche in vista della gara di ritorno: sull’ennesima ripartenza da calcio d’angolo Emil Forsberg avanza fino al limite e premia la sovrapposizione di Werner, che prende la mira e fulmina Reina. Vince il Leipzig 3-1, al Napoli servirà una rimonta quasi impossibile.