C'è lo Zulte, Inzaghi chiede concentrazione alla Lazio
mercoledì 27 settembre 2017
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In un Olimpico a porte chiuse, i Biancocelesti inseguono il secondo successo nel girone dopo il vittorioso esordio sul campo del Vitesse. Avversaria "organizzata e con giocatori di qualità", avverte il tecnico, che vuole concentrazione.
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La vittoria sul campo del Verona ha restituito fiducia alla Lazio, che contro il Napoli aveva perso l’imbattibilità stagionale. Adesso i Biancocelesti si rituffano nell’avventura chiamata UEFA Europa League, dopo il vittorioso esordio in Olanda contro il Vitesse. In un Olimpico a porte chiuse - un’insidia in più - la squadra di Simone Inzaghi deve vedersela contro lo Zulte Waregem: il tecnico vuole che i suoi giochino con concentrazione e senza sottovalutare l’avversario.
“Sarà un po' strano, sono cose che non dovrebbero capitare, ma succedono”, spiega l’allenatore a proposito delle porte chiuse, “Dispiace perché saremmo stati aiutati dai tifosi in una gara che nasconde delle insidie. Affrontiamo un’avversaria organizzata e con giocatori di qualità dalla metà campo in su”, sarà necessaria “concentrazione".
In UEFA Europa League, Inzaghi opterà - come al solito - per alcune rotazioni, anche se “in difesa giocheranno gli stessi di Verona: mi hanno dato garanzie, hanno fatto un'ottima gara”, sottolinea l’ex attaccante, “Dovremo fare una partita intensa, senza sottovalutare l'avversario". Potrebbe toccare dall’inizio a Nani. “Ha lavorato bene”, osserva l’allenatore a proposito del portoghese, “vedremo la rifinitura, se sta bene sarà convocato".
Quanto a Stefan de Vrij, “puntiamo a recuperarlo per domenica”, annuncia Inzaghi, “ha buone sensazioni, ma non farà parte dei convocati per lo Zulte Waregem”. Sergej Milinković-Savić, invece, “martedì si è allenato a parte: anche lui se starà bene sarà convocato".
Guai però a parlargli di seconde linee. “Non ci sono”, precisa Inzaghi, “lo abbiamo dimostrato l'anno scorso e anche in questa stagione. Stanno giocando tutti, prima di Verona ero tranquillo, avevo buone sensazioni malgrado gli infortuni rimediati con il Napoli. Sapevo che chi aveva giocato meno fino a quel momento mi avrebbe dato garanzie. A Verona abbiamo fatto diventare noi la partita semplice grazie all'approccio”.
La sfida dell’Olimpico è importante ma non decisiva, visto che siamo appena alla seconda giornata del Gruppo I. “Ha una grandissima importanza, ma non è decisiva perché al triplice fischio mancheranno ancora quattro partite”, ricorda l’allenatore, “Ha delle insidie, una vittoria sicuramente ci faciliterebbe il cammino, avremo il doppio confronto con il Nizza in mezzo a tante altre partite. Le insidie saranno due: la squadra belga e lo stadio vuoto, i tifosi sono un fattore che non ci sarà”.
Sulla presenza di Luis Alberto il tecnico deciderà soltanto all’ultimo minuto. Ma a prescindere dalla presenza dello spagnolo, lo Zulte non va sottovalutato. “Li abbiamo analizzati, se non prendiamo la partita con concentrazione, corsa e determinazione, allora potrebbero crearci dei problemi”, l’avvertimento, “Questo non deve accadere, la squadra lo sa".
Spesso coinvolto dalla panchina, si sta ritagliando uno spazio importante Jordan Lukaku, fratello del più celebre Romelu in forza al Manchester United. “Quando sono arrivato non mi conosceva nessuno, ho impiegato alcuni mesi per impegnarmi e farmi conoscere”, racconta il difensore belga, “Ho preso confidenza con il modulo, mi trovo bene sia con lo staff sia con i compagni”.
I problemi fisici sembrano ormai un lontano ricordo. “L’anno scorso anno ho avuto un infortunio, ho avuto qualche limite fisico”, ricorda, “Mi sentivo stanco dopo 35 minuti, ora comincio a sentire meno la fatica anche nel secondo tempo. Penso di essere circa al 60-65%”. Nel frattempo, Lukaku ha acquistato maggiore “disciplina in fase difensiva: so che devo migliorare, lo sto facendo con impegno. Se voglio essere uno dei migliori, mi devo allenare tanto”.