Schalke: tre motivi per crederci
mercoledì 19 aprile 2017
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Battuta 2-0 ad Amsterdam la scorsa settimana, la squadra tedesca non avrà vita facile al ritorno dei quarti, ma Derek Brookman di UEFA.com individua tre motivi per cui potrebbe prepararsi con ottimismo.
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Nella partita di una settimana fa ad Amsterdam, il dominio dell'Ajax è stato tale che perfino una vittoria di quattro o cinque gol non sarebbe stata fuori contesto.
La sfida principale per lo Schalke è capire come fermare i lancieri. Amin Younes è stato vivace per tutto l'incontro e sempre pericoloso sulla sinistra, mentre Justin Kluivert ha fatto altrettanto sulla destra e ha ispirato il secondo gol.
Ma se i tedeschi dovessero concentrarsi troppo sulle fasce, rischierebbero di lasciare scoperte le zone centrali, dove Davy Klaassen e Bertrand Traoré rappresentano una minaccia concreta. Dietro di loro, il centrocampista Hakim Ziyech offre creatività; inoltre, il tecnico Peter Bosz può sempre affidarsi a David Neres e Kasper Dolberg se necessario.
Nonostante le premesse, ci sono almeno tre motivi per cui lo Schalke ha motivo di sognare un posto in semifinale.
1. Ottimismo e iniziativa
Recuperare un 2-0 è difficile ma non impossibile, perché una gara di ritorno può essere completamente diversa da quella di andata: basta chiedere al Paris Saint-Germain. L'Arena AufSchalke può intimidire anche le squadre più esperte, mentre lo Schalke non dovrebbe giocare male come ad Amsterdam. La squadra sa anche che questa è l'ultima possibilità di conquistare un trofeo, quindi non ha niente da perdere: insomma, o la va o la spacca.
2. Pressing furioso
Se i padroni di casa dovessero riuscire a mettere in pratica il "gegenpressing" di Markus Weinzierl, avremmo una partita completamente diversa. La tattica consiste nel pressare l'avversario nel momento stesso in cui perdi palla, per riconquistarla al più presto. In altre parole, non si passa al modulo difensivo, ma si costringono gli avversari a cedere il possesso. Se lo Schalke dovesse giocare così, potrebbe soffocare le manovre olandesi già nelle fasi iniziali, facendo cadere un elemento importante del loro gioco.
3. Ralf Fährmann
Il portiere dello Schalke è stato eccezionale all'andata. Oltre a neutralizzare Traoré (due volte) e Younes negli uno contro uno, ha deviato due tiri sulla traversa e ha compiuto diversi altri interventi. Dopo la gara, Klaas-Jan Huntelaar ha ammesso: "In effetti ci ha tenuti in partita". Fährmann è altrettanto fondamentale per gli schemi di Weinzierl, perché molte manovre iniziano con la sua distribuzione di palla.