Spalletti vuole una Roma equilibrata
mercoledì 8 marzo 2017
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Il tecnico dei Giallorossi sottolinea le difficoltà della trasferta a Lione e traccia la strada per affrontare la squadra di Bruno Génésio: “Limitiamo la loro velocità, ho fiducia nei miei ragazzi”.
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Nella stagione della Roma, è il momento più delicato: dopo lo 0-2 nel derby di Coppa Italia con la Lazio e il k.o. interno in campionato con il Napoli, i Giallorossi di Luciano Spalletti si tuffano di nuovo in UEFA Europa League. Alla vigilia dell’andata degli ottavi in quel di Lione, il tecnico toscano prevede in conferenza stampa “un match difficile”.
“In UEFA Champions League, il Lione ha giocato due buonissime partite”, avvisa Spalletti. Rispetto a dieci anni fa, quando, con lui in panchina, Francesco Totti e compagni si imposero in Francia nel ritorno degli ottavi della massima competizione europea, sarà un Lione diverso: “Il livello del campionato transalpino è salito molto negli ultimi anni: prima c’erano solamente loro, ora sono abituati a partite di livello sotto il profilo fisico e del gioco”.
L’allenatore di Certaldo indica le direttive per approcciare la sfida dello Stade de Lyon: “I nostri avversari hanno qualità indiscutibili, sarà fondamentale non giocare in campo aperto per limitare la velocità dei loro giocatori offensivi: o si va a pressarli forte, oppure si lascia al Lione il pallino del gioco tornando nella nostra metà campo. La difesa a tre? Ci schieriamo sempre in modo da avere una linea equilibrata e contenere le peculiarità delle altre squadre”.
Nell’ottica dei 180’, il tecnico della Roma sa bene che “questo tipo di sfide si gioca considerando che c’è un’altra gara di fronte: fare bene, soprattutto fuori casa, è un vantaggio importante” e scherza quando gli si propone un confronto tra lo Spalletti del 2006-2007 e quello attuale: “Sono peggiorato, sono più nervoso e non mi si può stare vicino…”
A chi propone la difficoltà fisica come chiave di lettura degli ultimi risultati negativi, Spalletti aggiunge che “quando si parla di stanchezza, non è solamente una questione di valori muscolari, ma è sempre più importante il livello psicologico” e ricorda che “abbiamo giocato contro due grandi squadre (Lazio e Napoli): in entrambi i casi siamo rimasti in partita, ma le cose non sono girate bene come accaduto altre volte”.
Il tecnico guarda oltre e puntualizza: “Nutro fiducia nelle capacità extra dei calciatori, non partecipo al disfattismo che c’è intorno alla squadra: ci siamo guadagnati con il sudore un livello di calcio elevato, ora vogliamo riprenderci il piccolo margine che ci siamo concessi. Le sconfitte fanno male, ma andiamo avanti con la consapevolezza che tutto è ancora a portata di mano: si è creata qualche tensione, ma la gente forte deve saperle sopportare”.
Radja Nainggolan, presente in tutte e otto le partite giocate in questa stagione dalla Roma in UEFA Europa League, dice la sua sull’eccesso di critiche verso i Giallorossi: “Sono normali, ma abbiamo perso solamente due gare e non abbiamo buttato via niente. Siamo ancora in corsa su tutti i fronti, sta a noi dimostrare che possiamo fare meglio di così”.
Il centrocampista belga non teme gli impegni ravvicinati: “Se giochi in una squadra che ha più competizioni da affrontare, è normale essere in campo spesso: io voglio farlo sempre e mi sento sempre pronto. A volte si rende un po’ meno, ma è normale. Il futuro? Siamo appena a metà stagione, penso solamente a fare bene: sono felice e mi piace giocare per questa società, quei discorsi si faranno più avanti”.