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Kuyt sfida i suoi ricordi

"Sono stato molto bene a Istanbul" commenta il capitano del Feyenoord a UEFA.com in attesa della gara contro la sua ex squadra, il Fenerbahçe, alla seconda giornata di UEFA Europa League.

Dirk Kuyt applaude i tifosi al De Kuip dopo la vittoria contro lo United alla prima giornata
Dirk Kuyt applaude i tifosi al De Kuip dopo la vittoria contro lo United alla prima giornata ©Getty Images

Dirk Kuyt è entusiasta di affrontare il Fenerbahçe alla seconda giornata di UEFA Europa League. Il capitano del Feyenoord, 36 anni, parla a UEFA.com del suo periodo in Turchia e delle qualità che gli hanno permesso di diventare un beniamino dei tifosi.

UEFA.com: il Feyenoord gioca contro il Fenerbahçe, una delle tue ex squadre. Che ricordi hai di quel periodo?

Dirk Kuyt: quando ho deciso di lasciare Liverpool c'erano molte squadre interessate a me, ma io volevo andare in un club ambizioso e il Fenerbahçe ha bussato alla mia porta. Io la mia famiglia siamo stati molto bene a Istanbul. La gente si prendeva cura di me e abbiamo vinto il campionato e la Coppa di Turchia. Inoltre, per la prima volta la squadra è arrivata in una semifinale europea [UEFA Europa League 2012/13]. È stato bello vedere la passione dei tifosi in quelle serate: è così che dovrebbe essere.

La Turchia è un paese totalmente diverso, con un'altra cultura rispetto a quella a cui ero abituato in Olanda e in Inghilterra. Mi ha cambiato come persona e sono contento di aver accettato la sfida.

UEFA.com: hai lasciato il Feyenoord per il Liverpool nel 2006 e nel 2015 sei tornato. Che cosa significa questo club per te?

Kuyt: il Feyenoord è la mia squadra. All'inizio ci ho giocato tre anni, ma ho sempre detto che un giorno mi sarebbe piaciuto tornare. Sentivo che dovevo completare l'opera. Ho quattro figli che amano il Feyenoord alla follia. Fa parte della nostra famiglia ed è sempre stato così. Inoltre, nel primo periodo non avevo vinto niente, quindi sono molto contento di aver vinto la Coppa d'Olanda.

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UEFA.com: sei stato compagno di nazionale di Giovanni van Bronckhorst, che adesso allena il Feyenoord. Com'è averlo come allenatore?

Kuyt: devo chiamarlo mister ed è un po' strano, ma sono molto colpito. Sta facendo un lavoro fantastico e sono contento per lui, perché alla prima stagione ha già vinto un trofeo: non capitava da otto anni. Ora però vuole di più; se c'è una persona che stimo è proprio Giovanni van Bronckhorst.

UEFA.com: a 36 anni vai ancora forte. Pensi di voler crescere ancora?

Kuyt: è l'ultima parte della mia carriera, anche se non mi sembra. Giocare a calcio mi piace così tanto che faccio di tutto per rimanere il più in forma possibile. Sono ancora molto ambizioso e continuerò finché avrò le forze.

UEFA.com: in tutte le squadre dove hai giocato - Utrecht, Feyenoord, Liverpool e Fenerbahçe - sei sempre stato amato dai tifosi. Perché?

Kuyt: in un certo senso, tutte le squadre in cui ho giocato sono simili. Rotterdam, Liverpool e Istanbul sono città di mare, ma anche città in cui la gente lavora molto. Io sono sempre riuscito a identificarmi con loro. Bisogna lavorare, inseguire l'obiettivo e fare tutto il possibile per la squadra: la gente l'ha apprezzato molto negli anni.

Dirk Kuyt è stato bene al Fenerbahçe
Dirk Kuyt è stato bene al Fenerbahçe©Getty Images