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Villarreal - Liverpool: anatomia di un gol decisivo

UEFA.com intervista i due giocatori che, nel bene e nel male, hanno contribuito al gol che ha fatto la differenza tra Villarreal e Liverpool: Bruno Soriano e Kolo Touré.

Touré: 'Mi ricorderò della loro allegria per la partita della prossima settimana'
Touré: 'Mi ricorderò della loro allegria per la partita della prossima settimana' ©Getty Images

Le partite possono dipendere da molti episodi, e non semplicemente dai gol, ma quando una semifinale di andata di UEFA Europa League viene vinta in extremis per 1-0, è impossibile trovarne di più importanti.

UEFA.com intervista i due giocatori che, nel bene e nel male, hanno contribuito al gol che ha fatto la differenza tra Villarreal e Liverpool: Bruno Soriano e Kolo Touré.

Guarda il gol in extremis del Villarreal

Bruno: "Il Liverpool è molto forte fisicamente, più di tutte le squadre e ho affrontato. Ha lottato con tutte le forze su ogni pallone. Noi però abbiamo avuto più occasioni, quindi la pazienza è stata importante. Di solito riusciamo ad aprire le squadre, ma il Liverpool ha difeso molto bene".

Bruno: "Prima di tutto c'è stato un bell'intervento di Adrián [López], che mi ha dato la palla. L'ho toccata un paio di volte e poi ho visto Denis Suárez che correva sulla destra. Volevo dargli il pallone sulla corsa: all'inizio pensavo che il difensore [Touré] l'avrebbe presa di testa, ma la traiettoria è stata perfetta, così come il controllo di Denis".

Bruno: 'Il Liverpool è molto forte fisicamente'
Bruno: 'Il Liverpool è molto forte fisicamente'©Getty Images

"Anche se nel loro stadio sarà tutt'altra storia, il gol ci dà un vantaggio piccolo ma molto importante. Ci siamo sempre detti che dovevamo raggiungere la finale e vincerla: forse può essere la volta buona".

Touré: 'La seconda battaglia è vicina'
Touré: 'La seconda battaglia è vicina'©Getty Images

Touré: "Ho visto arrivare il passaggio, ma il loro centrocampista era completamente da solo e ha avuto tempo per decidere. Non voglio dare la colpa a nessuno dei miei compagni, ma io ero sotto pressione e quel pallone è stato perfetto. Volevo saltare di testa, ma all'ultimo minuto mi sono reso conto che sarei andato a vuoto. Ero io contro l'attaccante e non potevo rischiare il tuffo. Dovevo rimanere in piedi ed è quello che ho cercato di fare. In più, Suárez ha controllato benissimo il pallone.

"La prima battaglia è andata, la seconda è vicina. Con una prestazione come quella contro il Dortmund possiamo rifarci. Quella della prossima settimana sarà una finale e daremo tutto per cercare di vincerla. Loro adesso sono allegri, ma mi ricorderò della loro allegria per la partita della prossima settimana".