Stepanenko e lo Shakhtar pronti per il Sevilla
lunedì 25 aprile 2016
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"Nella vita tutto è possibile, ce lo dice sempre mister Lucescu", ha raccontato Taras Stepanenko a UEFA.com, in vista della difficile semifinale del suo Shakhtar contro il Sevilla.
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Il centrocampista difensivo Taras Stepanenko è stato uno dei milioni di ucraini che nel 2009 ha visto in televisione lo Shakhtar vincere la Coppa UEFA; adesso il 26enne ha la possibilità di aiutare i Pitmen a raggiungere un'altra finale. Tra loro e la finale di Basilea, però, prima ci sono da affrontare i campioni in carica del Sevilla, ma Stepanenko spera che i ragazzi di Mircea Lucescu possano sorprendere tutti battendo gli spagnoli.
UEFA.com: chi è favorito tra Sevilla e Shakhtar?
Taras Stepanenko: penso il Sevilla, perché gioca in un campionato più difficile. Inoltre sa come giocare e vincere questa competizione, e questo è un aspetto molto importante in questa fase. Per noi è tutto nuovo. Molti dei nostri giocatori non hanno mai giocato a questi livelli, ecco perché la cosa più importante per noi è essere preparati mentalmente. Tutto può accadere in campo. Possiamo vincere così come perdere, ma dobbiamo dare il nostro massimo per ottenere il risultato migliore. Alla fine tutti devono poter dire che ci abbiamo provato in tutti i modi.
UEFA.com: quali sono i principali punti di forza del Sevilla?
Stepanenko: abbiamo parlato con Yevhen Konoplyanka [esterno del Sevilla] durante un ritiro della nazionale, e lui ci ha detto che lavorano molto sulla tattica e sul pressing. Sono una squadra esperta e hanno giocatori forti, veloci e a cui piace pressare.
UEFA.com: avete parlato molto della sconfitta del 2007 agli ottavi di finale col Sevilla?
Stepanenko: è stata una sconfitta dolorosa. Mister Lucescu ce ne ha parlato in allenamento e alcuni dei più anziani giocatori se la ricordavano bene. Non è stato facile digerire il gol all'ultimo minuto del portiere del Sevilla – cose così non succedono ogni giorno. Ci piacerebbe vendicarci di quella sconfitta.
UEFA.com: lo Shakhtar ha vinto la Coppa UEFA nel 2009. Questa vittoria non vi dà speranza per il futuro?
Stepanenko: ricordo che ho seguito la partita in TV perché in quel periodo giocavo col Metalurh Zaporizhya – sono passato allo Shakhtar un anno dopo. È stato un grande evento, l'intera nazione tifava Shakhtar. Tutti erano felici per la vittoria di una squadra ucraina in Coppa UEFA. Nella vita tutto è possibile, ce lo dice sempre anche mister Lucescu. Nessuno dice che dobbiamo vincere l'Europa League e che se non ci riusciamo sarà un fallimento, abbiamo una squadra giovane e giochiamo partita dopo partita facendo il nostro meglio, poi è tutto nelle mani di Dio.
UEFA.com: che significa per lo Shakhtar essere arrivati sin qui?
Stepanenko: È molto importante. Siamo in corsa su tre fronti. Sfortunatamente abbiamo perso terreno in campionato ma l'essere in semifinale di Europa League dimostra che la squadra si sta muovendo nella giusta direzione. Noi non giochiamo mai in casa [lo Shakhtar gioca le partite in casa a Lviv, a 1.000km di distaza da Donetsk]. Giochiamo sempre fuori casa, e adesso che giochiamo quasi ogni tre giorni non vediamo mai i nostri familiari, ma noi continuiamo a lavorare e i nostri successi dimostrano che questi sacrifici non sono vani.