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L'applauso di Sousa per la Fiorentina

"Sono orgoglioso della squadra - ha detto il tecnico della Fiorentina dopo il 2-2 in inferiorità numerica in casa del Basilea -. Anche nei momenti di difficoltà siamo stati padroni della situazione".

Highlights: Basel 2-2 Fiorentina

A volte un pareggio può valere come una vittoria. Paulo Sousa ci teneva a far bene contro la sua ex squadra ma anche il 2-2 in casa del Basilea, con la Fiorentina in dieci per oltre un'ora, rende orgoglioso il tecnico portoghese.

"Nello spogliatoio c’è stato un applauso per sottolineare il grande orgoglio della squadra - svela l'ex centrocampista a fine gara -. Abbiamo saputo gestire la partita nonostante tutto quello che è successo. Anche nei momenti di difficoltà siamo stati padroni della situazione".

Passata in vantaggio con Federico Bernardeschi, la Fiorentina è subito rimasta in dieci. Era successa la stessa cosa anche al Franchi. In quell'occasione la squadra svizzera si era imposta per 2-1. Questa volta la Fiorentina è riuscita a raddoppiare in inferiorità numerica, ancora con Bernardeschi. E la rimonta del Basilea si è fermata sul 2-2.

"Abbiamo disputato una bella partita - spiega un soddisfatto Sousa -, senza concedere nulla ai nostri avversari e subendo gol solo su corner. Sono orgoglioso perché la squadra ha interpretato bene la partita in fase difensiva. E anche in fase offensiva abbiamo saputo controllare il ritmo della partita".

Poi arriva un messaggio a Facundo Roncaglia per il rosso che ha messo in difficoltà la squadra e uno a Bernardeschi per la prestazione, oltre che per i gol. "Roncaglia è un giocatore che fatica a gestire le emozioni. Cercheremo di aiutarlo a migliorare. Bernardeschi? Oggi ha fatto due gol, ha partecipato a entrambe le fasi, capisce i movimenti che deve fare. Ha predisposizione al miglioramento. E' un ragazzo da prendere come esempio”.

"Sono felice per come è andata - le parole del giovane attaccante -. Peccato che non abbiamo vinto perché altrimenti saremmo passati, ma lo faremo in casa nostra".

Basterà pareggiare contro il Belenenses - squadra battuta 4-0 in Portogallo - per mettere il sigillo sul secondo posto. Il primo è ormai del Basilea, ma Sousa non ci pensa e crede che la sfida di oggi aiuterà la sua squadra a crescere ulteriormente. "Perché abbiamo gestito bene la situazione di difficoltà contro una squadra che vuole arrivare in finale per giocarla qui nel suo stadio". Stadio che è stato suo fino alla scorsa stagione. E in cui sogna di tornare in tarda primavera...

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