Pioli chiede più maturità
giovedì 17 settembre 2015
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Dopo l'1-1 sul campo del Dnipro, con il gol degli ucraini arrivato al 94', il tecnico della Lazio non nasconde "rimpianto e rammarico" e sottolinea come i Biancocelesti debbano crescere "in maturità e determinazione".
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- "Sicuramente è una partita che dovevamo vincere", dice Stefano Pioli, tecnico della Lazio, dopo l'1-1 sul campo del Dnipro
- "La vittoria sarebbe stata più preziosa ma valutiamo la prestazione", sottolinea Marco Parolo
- "Prendiamo le cose buone che sono tante", rivendica Alessandro Matri, "un buon gioco, tante occasioni, abbiamo dominato la partita contro la finalista dello scorso anno".
Stefano Pioli, allenatore S.S. Lazio
C’è grande rimpianto e grande rammarico, sicuramente è una partita che dovevamo vincere. Dispiace aver preso gol a tempo scaduto, ma ci dispiace soprattutto perché nella partita abbiamo avuto tante situazioni in cui potevamo far male al Dnipro. In questo dobbiamo crescere, se non chiudi le partite lasci spazio a queste eventualità. Un peccato, perché la squadra aveva preso campo con personalità e aveva la partita in pugno, anche se loro sono una buona squadra che qualche contrattacco nel secondo tempo l’hanno fatta e hanno creato delle situazioni. Ma era una partita che dovevamo vincere.
La UEFA Europa League è quello che abbiamo conquistato, che ci siamo creati e abbiamo meritato: non si può tornare indietro, ma certo avrei preferito giocare la partita di ritorno con il Bayer Leverkusen con la squadra al completo. Abbiamo dimostrato di tenere testa a un’avversaria che secondo me troppo facilmente si dimentica che la scorsa stagione ha giocato la finale: abbiamo dimostrato personalità, abbiamo tenuto il gioco, contro una squadra che ha dei valori. Ma dobbiamo crescere in maturità e determinazione.
Credo che [Sergej] Milinković-Savić sia un centrocampista offensivo, però può giocare interno in un centrocampo a tre o trequartista. E’ un giocatore di qualità e prestanza fisica, oltre al gol ha lavorato tanto e bene. Credo che chiaramente possa crescere ancora molto, è un ragazzo che ha appena 20 anni e ha giocato in un campionato sì importante come quello belga, ma che non può essere paragonato al campionato italiano. E’ un ragazzo che si applica, lavora e ci darà tante soddisfazioni.
Marco Parolo, centrocampista S.S. Lazio
Siamo soddisfatti dell’ottima partita, non abbiamo mai corso rischi e soltanto negli ultimi istanti abbiamo avuto un calo di concentrazione. È una piccola sbavatura, potevamo chiuderla prima, ci siamo imposti su un campo difficile, il Dnipro faceva fatica ad arrivare in porta. Dobbiamo lavorare maggiormente su queste disattenzioni, la vittoria sarebbe stata più preziosa ma valutiamo la prestazione, dobbiamo andare avanti così.
La rabbia nata dal gol incassato all’ultimo secondo deve trascinarci a fare meglio, abbiamo la consapevolezza che ce la siamo giocata, la vittoria ci avrebbe messo in una posizione diversa di classifica. La rabbia va tramutata in concentrazione per la prossima partita, lo spirito che abbiamo è quello giusto.
Alessandro Matri, attaccante S.S. Lazio
C’è rammarico per il risultato, per come è andata la partita, avevamo gestito bene il vantaggio. Potevamo chiudere la gara prima, abbiamo avuto tante chance e invece è arrivata la beffa finale. Bisogna reagire per forza ora, prendiamo le cose buone che sono tante: un buon gioco, tante occasioni, abbiamo dominato la partita contro una squadra che è arrivata in finale lo scorso anno.
Possiamo giocarcela benissimo per il passaggio del turno, i nuovi si sono inseriti bene, ci sono tanti giovani di ottime qualità: c’è tutto per poter fare bene, quindi dobbiamo continuare. Quello finale è stato un episodio sfortunato, dal punto di vista fisico e di impostazione della partita non dobbiamo rammaricarci di niente. Peccato solo per l’episodio finale, nessuno pensava di prendere gol. Siamo tutti amareggiati per come è andata.