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Sousa contro il suo passato

Arrivato dal Basilea in estate, il tecnico della Fiorentina Paulo Sousa si trova subito ad affrontare la sua ex squadra in UEFA Europa League: "Conosco bene i miei ex giocatori e loro sanno cosa penso e come lavoro".

Paulo Sousa
Paulo Sousa ©AFP/Getty Images

Arrivato dal Basilea in estate, il tecnico della Fiorentina Paulo Sousa si trova subito ad affrontare la sua ex squadra in UEFA Europa League: "Conosco bene i miei ex giocatori e loro sanno cosa penso e come lavoro", ha detto il portoghese.

Dopo gli ottavi di finale del 2013/14 e la semifinale della passata stagione - persa contro i futuri campioni del Siviglia - per il terzo anno consecutivo la Fiorentina si appresta a partecipare alla UEFA Europa League. Rispetto alla squadra che tanto bene ha fatto in Europa e in campionato (chiudendo al quarto posto nelle ultime tre annate), la novità principale è presentata dall’avvicendamento in panchina, che ha portato Paulo Sousa a sostituire Vincenzo Montella dopo un ciclo personale di tre anni.

Per accettare l’offerta Viola, il tecnico lusitano non ha esitato a dire addio al Basilea, lo scorso anno condotto agli ottavi di finale della UEFA Champions League e alla conquista del diciottesimo titolo nazionale; scherzi del destino, sarà subito la sua ex squadra, quella elvetica, che Sousa si troverà di fronte per l’esordio europeo alla guida della Fiorentina. Una partita per la quale prova "molta felicità, perché ho passato una stagione straordinariamente positiva in Svizzera. Conosco bene i miei ex giocatori e loro sanno cosa penso e come lavoro. Insieme lo scorso anno abbiamo vinto molto e questo rimarrà sempre ben impresso nella mia mente”. 

Il Basilea arriva all'Europa League dopo aver perso gli spareggi per la UEFA Champions League; proprio l'esperienza europea è "un loro punto di forza; sanno che quest'anno potrebbero giocare la finale in casa e il club punta molto ad arrivare a questa finale. Ddobbiamo partire da questo: se loro vogliono arrivare in finale, noi dobbiamo essere superiori alla loro voglia". Anche perché pur avendo davanti "spesso avversari di maggiore qualità, l'obiettivo unico del nostro lavoro deve essere vincere. Sempre".

In partite come questa, i giocatori con esperienza possono fare la differenza; Borja Valero è uno di questi: "Speriamo sia d'aiuto" dice il giocatore spagnolo, al fianco di Sousa nella conferenza stampa pre-gara. Certo è che la semifinale persa l'anno passato rimane una ferita ancora aperta: "C'è tanta rabbia perché volevamo raggiungere la finale, però siamo pronti per questa nuova sfida. Abbiamo tanta voglia di andare avanti in questa competizione".  

L'avversario, al pronti via, non è dei più facili perché il Basilea è "sicuramente la favorita del nostro girone. Andremo in campo consapevoli della forza del nostro avversario, ma anche del fatto che  giochiamo in casa". Dopo alcuni anni a Firenze nei quali è diventato leader indiscusso dei tifosi ("cerco sempre di fare del mio meglio in campo") Borja Valero sente che è giunto il momento di "vincere. E' l'unica cosa che mi manca: un giorno ai miei figli voglio raccontare la storia di una vittoria". E  i tifosi della Fiorentina sperano che le pagine di quel racconto siano tinte di viola.