Hamšík sulla cresta dell'onda
mercoledì 13 maggio 2015
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In vista della semifinale di ritorno contro il Dnipro Dnipropetrovsk, Marek Hamšík racconta Rafael Benítez e spiega l'importanza del calore del pubblico partenopeo.
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L'SSC Napoli volerà in Ucraina con l'obiettivo di conquistare la prima finale europea dal trionfo del 1989, targato Diego Maradona. Era stato lui il protagonista assoluto nella poderosa cavalcata partenopea in Coppa UEFA; ora un altro argentino, Gonzalo Higuaín, sogna di ripetere le sue gesta in UEFA Europa League.
Anche l'ex centrocampista di ŠK Slovan Bratislava e Brescia Calcio, Marek Hamšík, ha ampiamente contribuito ai progressi del Napoli in questa stagione, avendo segnato quattro gol in 11 partite in Europa. Già vincitore della Coppa Italia e della Supercoppa italiana sotto la guida di Rafael Benítez, il No17 sogna in grande, e confida nell'esperienza dello stratega spagnolo, che già ha sollevato il trofeo con il Valencia CF (2003/04) e Chelsea FC (2012/13).
In vista della semifinale di ritorno contro l'FC Dnipro Dnipropetrovsk, il nazionale slovacco analizza la filosofia di Benítez, esalta le qualità di un suo collega d'attacco e spiega l'importanza del calore del pubblico partenopeo.
UEFA.com: Rafael Benítez potrebbe diventare il primo allenatore a vincere tre volte con tre club differenti la Coppa UEFA/UEFA Europa League. Quali sono le sue qualità?
Marek Hamšík: E' un allenatore che entra nel gruppo, è comunicativo e parla con i suoi giocatori. Ne ha vinti di questi trofei e sicuramente ci darà una mano per arrivare il più lontano possibile. E' un allenatore che ha giocato tante partite a questo livello e ci preparerà nel migliore dei modi. Tutti vogliamo vincere il trofeo, dai magazzinieri e medici a noi e il mister. E' normale, nel calcio si vuole sempre vincere.
UEFA.com: Ti sei trasferito qui nel 2007. E' questo il Napoli più forte in cui hai giocato?
Hamšík: E' difficile dirlo, ci sono stati anni in cui sono passati giocatori forti ma penso sia questa la squadra più competitiva.
UEFA.com: In questa stagione il Napoli ha raggiunto il miglior traguardo europeo dal 1988/89. Come ci è riuscito?
Hamšík: Abbiamo una squadra che può lottare su tutti i fronti e abbiamo un mister che ha vinto tanto, questo ci dà sicuramente un aiuto. Questa squadra è cresciuta anche perchè sono tanti anni che gioca le coppe europee, indubbiamente conta.
UEFA.com: I Partenopei sono considerati i favoriti di questa Europa League, soprattutto dopo il 4-1 rifilato al Wolfsburg. E' un aspetto che può condizionarvi?
Hamšík: Non penso che siamo i favoriti e ogni partita è diversa dalle altre. Siamo contenti di aver battuto il Wolfsburg e di essere in semifinale ma non ci dobbiamo accontentare perchè vogliamo arrivare fino in fondo.
UEFA.com: Il Napoli non raggiunge questa fase del torneo dall'epoca di Maradona. Cosa significherebbe tornare a vincere?
Hamšík: Penso che in questi anni il Napoli sia cresciuto tanto e abbia dato soddisfazioni ai propri tifosi, vincendo diversi trofei in Italia. Vincere l'Europa League sarebbe qualcosa di straordinario, una grande festa per Napoli.
UEFA.com: Gonzalo Higuaín è il miglior marcatore rimasto in corsa nella competizione con sette reti. Quanto è speciale come giocatore?
Hamšík: E' molto speciale, basta pensare a tutti i gol che ha segnato in questi due anni. E' un bomber nato e ci darà una grande mano.
UEFA.com: Napoli è imbattuto da 13 partite casalinghe in Europa, nove vittorie e quattro pareggi. Quanto sono importanti per voi i tifosi?
Hamšík: Sono il nostro dodicesimo uomo, da sempre. Ci daranno grande mano per arrivare in fondo. Non oso immaginare cosa potrebbe succedere se vincessimo...