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Il Toro affonda in Russia

FC Zenit - Torino FC 2-0
Granata mai in partita a San Pietroburgo nell'andata degli ottavi: in dieci dal 28' per l'espulsione di Benassi la banda Ventura cade sotto i colpi di Witsel e Criscito.

Axel Witsel festeggia dopo aver aperto le marcature per lo Zenit
Axel Witsel festeggia dopo aver aperto le marcature per lo Zenit ©AFP/Getty Images

Lo Zenit supera 2-0 il Torino a San Pietroburgo e ipoteca l'accesso ai quarti di finale di UEFA Europa League
Il Torino gioca in dieci per oltre un'ora a causa dell'espulsione di Marco Benassi per somma di ammonizioni al 28' 
Il vantaggio russo arriva al 38' e porta la firma di Axel Witsel, che ribadisce in rete una conclusione di Igor Smolnikov
A firmare il raddoppio per lo Zenit è Domenico Criscito in avvio di ripresa dopo un palo colpito da Hulk.
 Lo Zenit si conferma imbattibile nel 2015: quattro vittorie su altrettante gare giocate e nessun gol al passivo

Che la serata non sarà facile per il Torino lo si intuisce fin dalle prime battute di gara: lo Zenit prende rapidamente il comando delle operazioni e già al 3' Daniele Padelli deve superarsi per negare il gol a José Rondón. L'attaccante venezuelano viene pescato alla perfezione da Danny, salta Kamil Glik e batte di destro a incrociare, ma il numero uno granata riesce a rifugiarsi in corner.

Il Toro non può che difendersi ed aspettare che la pressione russa si allenti. Al 9' Hulk ci prova dalla distanza, senza però inquadrare il bersaglio, e da lì in poi lo Zenit, pur spingendo con continuità, non riesce a sfondare. Le cose per il Torino si complicano al 28', quando Marco Benassi - già ammonito - entra duro su Alex Witsel, guadagnandosi il secondo giallo. Con l'uomo in meno Giampiero Ventura corre subito ai ripari inserendo Giuseppe Vives per Josef Martínez, ma poco dopo lo Zenit passa.

E' il 38' quando Igor Smolnikov lascia partire un violento diagonale da dentro l'area: Padelli può solo respingere e Witsel, con la rapacità di un falco, ribadisce in rete da due passi. Sotto di un uomo e di un gol, il Toro barcolla e poco prima dell'intervallo rischia di subire il raddoppio ad opera di Rondón, fermato per fuorigioco a due passi dalla porta avversaria. Il riposo arriva provvidenziale per i Granata, che provano a riorganizzarsi in vista della seconda frazione.

Nella ripresa, però, la musica non cambia. Hulk, pescato da un delizioso tocco di Danny, impegna subito Padelli e sulla respinta del portiere granata Witsel non trova la porta per un soffio. E' il preludio al raddoppio dello Zenit, ironia della sorte all'insegna del made in Italy: dopo un duetto con Rondón, Hulk calcia a botta sicura da distanza ravvicinata centrando il palo e Domenico Criscito si fa trovare pronto per spingere in rete il pallone del 2-0. E' il 53' e sul Toro cala gelida la notte russa.

Con gli avversari alle corde, lo Zenit cerca il colpo del ko. Witsel ci prova in rovesciata, ma la sua conclusione è più spettacolare che insidiosa, mentre sul fronte opposto Maxi López - in campo al posto di uno spento Fabio Quagliarella -prova a creare qualche grattacapo alla retroguardia russa. Nel finale l'argentino serve benissimo di tacco Alexander Farnerud, che si divora la palla del 2-1: un gol in trasferta sarebbe stato oro per il Torino, che avrà bisogno di una marcia in più in vista di una sfida di ritorno che si prospetta in salita.

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