La grande notte di De Guzmán
giovedì 6 novembre 2014
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Autore di una sontuosa tripletta contro lo Young Boys, l'olandese si gode la sua notte magica: "Sono felice, è stata una grande partita. Soddisfatto anche Benítez: "La squadra ha dimostrato di sapere sempre cosa fare".
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• Jonathan De Guzmán non ha nascosto la sua felicità dopo la tripletta che ha regalato all'SSC Napoli il successo 3-0 sul BSC Young Boys
• "Jonathan aveva bisogno di fiducia e di giocare nel ruolo che gli è più congeniale", ha aggiunto Rafael Benítez
• Il tecnico spagnolo ha elogiato il carattere della squadra, oltre alle prove di Rafael Cabral e Duván Zapata
• Prossimi incontri: Sparta Praga - Napoli, Slovan Bratislava - Young Boys (27 novembre)
È stata la grande notte di Jonathan De Guzmán. Arrivato a Napoli tra lo scetticismo generale, subito protagonista a Genova nella prima giornata di campionato, il centrocampista olandese sembrava destinato all'oblio, scivolato indietro nelle gerarchie di Rafael Benítez complice un equivoco tattico: mediano davanti alla difesa, esterno o trequartista?
Il tecnico spagnolo lo ha provato ovunque, con risultati altalenanti. Fino a questa notte. Perché stanotte, davanti ai dodicimila infreddoliti del San Paolo, De Guzmán s'è ripreso l'SSC Napoli. Tre gol, uno casuale nel primo tempo, due voluti, cercati con forza nella ripresa.
“Sono felice, è stata una buona partita”, dice al triplice fischio finale l'olandese. Poche parole, quanto basta per ribadire la soddisfazione personale per una notte attesa da tempo. “Abbiamo giocato bene, sono felice perché siamo riusciti a ripetere la bella gara di sabato contro la Roma”. Ha dimostrato di poter giocare nel Napoli, De Guzmán. E ha anche dato qualche indicazione in più su qual è il suo ruolo naturale, trequartista alle spalle della punta centrale.
Rafael Benítez, in conferenza stampa, dimostra di avere recepito il messaggio: “Jonathan aveva bisogno di fiducia, l'ho fatto giocare lì dov'è più a suo agio e ha giocato un'ottima partita”. È soddisfatto l'allenatore del Napoli. E rivendica con orgoglio la vittoria del gruppo, seconde linee comprese: “Il turnover si può fare se c'è fiducia nel modulo e nei giocatori stessi che devono sapere cosa fare nel ruolo in cui vengono impegnati - spiega, per poi soffermarsi sui singoli -. Rafael Cabral lavora molto, ha solo bisogno di fiducia e partite come questa senza subire gol sono molto importanti. Duván Zapata può fare di più, ma ha fatto un ottimo assist e in attacco è un punto di riferimento importante per noi”.
La chiusura è per il campionato e per la trasferta di Firenze in calendario domenica: “La Fiorentina gioca un ottimo calcio, sarà una partita difficile ma noi scendiamo in campo sempre con uno spirito propositivo per cercare di vincere”.