Il Napoli analizza la sconfitta
giovedì 23 ottobre 2014
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Dopo la sconfitta di un Napoli 'sperimentale' contro lo Young Boys, in casa partenopea ci si chiede se i troppi cambi all'undici iniziale non siano costati troppo cari: "Dovevamo vincerla", ha detto Faouzi Ghoulam.
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Dopo la sconfitta di un SSC Napoli 'sperimentale' contro il BSC Young Boys, in casa partenopea ci si chiede se i troppi cambi all'undici iniziale non siano costati troppo cari: "Sapevamo che questa partita serviva per quelli che hanno giocato meno in campionato, dovevamo vincerla", ha detto Faouzi Ghoulam dopo il KO per 2-0 in Svizzera.
Il turnover questa volta non ha pagato, e forse ha svuotato il Napoli, privandolo di qualità e incisività. Jonathan De Guzmán non è José Callejón, Michu non è Marek Hamšík e Duván Zapata non è Gonzalo Higuaín, che pure in campionato non ha ancora trovato la via del gol.
Chi ha giocato nel suo ruolo naturale, senza però incidere più di tanto, è Faouzi Ghoulam. “Sapevamo che era una partita difficile fuori casa, volevamo fare bene e vincere per avvicinarci al primo posto, purtroppo è andata così”, dice a fine partita. E guarda al futuro, al match in calendario a novembre, al San Paolo, proprio contro lo Young Boys: “Dobbiamo guardare avanti, alla prossima partita in casa. Sarà importante giocarla senza fretta e vincerla per i nostri tifosi”.
Sotto accusa c'è il turnover di Rafael Benitez. “Sapevamo che questa partita serviva per quelli che hanno giocato meno in campionato, dovevamo vincerla”. Il rammarico è forte, Ghoulam prova a superarlo evidenziando gli aspetti positivi: “La cosa importante - dice - è che abbiamo giocato bene, meglio rispetto a Milano. Adesso dobbiamo fare più gol e non subirli così facilmente”.
Neanche Benítez riesce a nascondere la delusione: “Mi aspettavo una partita diversa - ammette - Avevamo il controllo del match, poi loro hanno trovato questo gol e si sono chiusi ed è diventato tutto più difficile. Nel primo tempo potevamo far male con le ripartenze, nella ripresa l'obiettivo era lo stesso ma dopo aver subito il gol ci è mancata velocità”. È mancata anche quell'intensità chiesta alla vigilia dall'allenatore spagnolo. “L'intensità inizia dagli attaccanti, spesso ci manca quella difensiva che permette agli avversari di andare in porta”.