L'anima italiana dello Young Boys
mercoledì 22 ottobre 2014
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Avendo molti giocatori di origine italiana, lo Young Boys è entusiasta di ospitare il Napoli nel Gruppo I di UEFA Europa League. "Ogni anno in vacanza compro una maglia del Napoli", dice il centrocampista Nuzzolo.
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Avendo molti giocatori di origine italiana, il BSC Young Boys è entusiasta di ospitare l'SSC Napoli nel Gruppo I di UEFA Europa League.
Il tecnico Uli Forte non è l'unico dello Young Boys a sentire uno speciale legame con l'Italia. "Tanti giocatori e dipendenti del club, me compreso, sono italiani o hanno origini del sud. Per me è una partita molto speciale", commenta Forte.
Affrontare i partenopei è sicuramente una grande occasione per il tecnico, 40 anni. "Sono sempre stato un grande tifoso del Napoli - spiega -. Quando avevo 10 anni sono andato a vedere la presentazione di Diego Maradona al San Paolo. C'erano 70.000 persone e me lo ricordo ancora. In ogni caso, io voglio vincere e farò tutto il possibile per riuscirci".
Anche il centrocampista Raphaël Nuzzolo è nato e cresciuto in Svizzera ma ha origini del bel paese. "Ogni anno vado in vacanza in Italia e compro una maglia del Napoli - commenta il giocatore, 31 anni -. Mi piacciono particolarmente Marek Hamšík, Gonzalo Higuaín e José Callejónm ma anche Dries Mertens, che come me è tecnico, veloce e si accentra dalla sinistra per tirare di destro".
Con lo Young Boys, Nuzzolo ha già battuto una squadra di serie A. "Due anni fa abbiamo giocato in UEFA Europa League contro l'Udinese e abbiamo vinto due volte - ricorda -. È stato molto speciale per tutti giocatori di origine italiana. Volevamo vincere a tutti i costi e abbiamo dimostrato che è possibile".
Un fattore importante sarà il tifo di casa, che almeno per una sera proverà a essere all'altezza di quello del Napoli. "I tifosi di entrambe le squadre sono fantastici, ma Napoli è una città che vive per il calcio - commenta -. Ricordo ancora quando Ezequiel Lavezzi andava a fare shopping: tutta la città si fermava!".