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Il Torino dilaga in Svezia

IF Brommapojkarna-Torino FC 0-3
Goleada granata nell'andata del terzo turno di qualificazione e spareggi già a un passo: Larrondo va a bersaglio due volte , Barreto chiude i conti.

Il Torino ha ipotecato l'accesso agli spareggi di UEFA Europa League
Il Torino ha ipotecato l'accesso agli spareggi di UEFA Europa League ©Getty Images

Il Torino FC non fallisce l’esordio stagionale in UEFA Europa League. Alla Tele2 Arena di Stoccolma, nell’andata del terzo turno di qualificazione, i Granata stendono con un secco 3-0 gli svedesi dell’IF Brommapojkarna e ipotecano il passaggio agli spareggi: sono la doppietta di Marcelo Larrondo e il guizzo di Paulo Vitor Barreto a regalare il sorriso a Giampiero Ventura.

La sfida che segnava il ritorno in Europa dopo venti anni di assenza del Torino, seguito da tanti tifosi, si trasforma dunque in una festa. Su un campo in erba sintetica e contro un’avversaria che nei turni precedenti aveva eliminato i nordirlandesi del Crusaders FC e i finlandesi del VPS Vaasa, i Granata – orfani del nuovo acquisto Fabio Quagliarella e dei nazionali azzurri Alessio Cerci e Matteo Darmian – hanno mostrato tutta la loro superiorità. Trasformando in una formalità il ritorno tra una settimana allo Stadio Olimpico.

Ventura conferma le previsioni della vigilia e schiera la squadra con il 3-5-2: i neo acquisti Antonio Nocerino e Cristian Molinaro trovano posto dal primo minuto, in attacco il tecnico ligure si affida al tandem sudamericano formato dall’argentino Larrondo e dal brasiliano Barreto. Senza l’indisponibile centrocampista Seth Hellberg, il tecnico svedese Stefan Billborn punta su uno schieramento più prudente con il kosovaro Dardan Rexhepi terminale offensivo, supportato da Gabriel Petrović.

L’avvio di gara del Torino è subito incoraggiante. Sulla verticalizzazione di Cesare Bovo, Larrondo si fionda sul pallone e precede la retroguardia avversaria: la conclusione del numero 9, ex AC Siena e ACF Fiorentina, termina però alta. I Granata insistono e si rendono pericolosi anche con il marocchino Omar El Kaddouri, che cerca il destro a giro ma sfiora il palo della porta difesa da Davor Blažević.

Barreto, servito dal montenegrino Marko Vešović, ha una buona chance ma indugia troppo nell’area di rigore del Brommapojkarna. I padroni di casa hanno tanta buona volontà, ma non impensieriscono la squadra di Ventura, alla quale manca però lo spunto vincente. Favorito da un errore avversario, Larrondo dopo aver recuperato il pallone tenta un altro tiro al 17’, ma Blažević riesce a opporsi; stesso destino per il bolide di Molinaro sul successivo corner.

Al 24' il Torino e Larrondo devono anche fare i conti con la sfortuna: il sinistro dalla distanza dell’attaccante argentino stavolta sembra vincente, ma sbatte sulla traversa. Il finale di tempo riserva altre emozioni. Nicklas Bärkroth scaglia il primo tiro in porta degli svedesi, ma non riesce ad angolare il pallone che Daniele Padelli controlla tranquillamente. L’episodio chiave arriva allo scadere. Pontus Segerström stende Barreto in area, l’arbitro olandese Serdar Gözübüyük assegna il rigore ai Granata ed espelle il capitano del  Brommapojkarna: dal dischetto, Larrondo non sbaglia.

Per i Granata è come una liberazione, nella ripresa – dopo un salvataggio di Jacob Une Larsson sullo scatenato Larrondo – arrivano altri due “squilli”. Dopo otto minuti l’attaccante argentino festeggia la doppietta personale, schiacciando benissimo di testa sul perfetto cross dalla destra di Nocerino. Altri 5’ e arriva il sigillo di Barreto, che finalizza un perfetto schema su punizione con la collaborazione di Giuseppe Vives e Molinaro.

Poco dopo è lo stesso Vives a commettere fallo da rigore su Serge-Junior Martinsson Ngouali. L’arbitro mostra il rosso anche al centrocampista del Torino, ma Rexhepi fallisce il tiro dagli undici metri spedendo alto. Billborn, tecnico di casa, mescola un po’ le carte, come il suo collega Ventura che getta nella mischia il venezuelano Josef Martínez e Marco Benassi al posto di Barreto e Vešović.

C’è spazio anche per l’esordio dello spagnolo Rubén Pérez, in prestito dal Club Atlético de Madrid, che rileva l’ottimo El Kaddouri. Poi, dopo tre minuti di recupero, arriva il triplice fischio finale. Finisce 3-0: tra una settimana a Torino basterà completare l’opera.