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Torino accoglie le stelle del futuro

Le stelle di oggi saranno sul campo dello Juventus Stadium questa sera, ma quelle di domani hanno vissuto il loro momento più bello nel pomeriggio, quando in Piazza San Carlo si è tenuto un torneo per il calcio di base.

La pittoresca Piazza San Carlo ha ospitato l'evento di calcio di base
La pittoresca Piazza San Carlo ha ospitato l'evento di calcio di base ©Sportsfile

Le stelle di oggi saranno sul campo dello Juventus Stadium questa sera, ma quelle di domani hanno vissuto il loro momento più bello nel pomeriggio, quando in Piazza San Carlo si è tenuto un torneo per il calcio di base.

Ragazzi e ragazze dagli otto ai 16 anni di tutta la città si sono sfidati in due competizioni a eliminazione diretta su due campi provvisori nella piazza che risale al 17esimo secolo, una delle attrazioni principali per i turisti che visitano Torino. La statua di Emanuele Filiberto di Savoia ha osservato tutta l'azione, insieme ai genitori orgogliosi e ai tifosi di Sevilla FC e SL Benfica, le due squadre che questa sera si sfideranno in finale di UEFA Europa League.

Il conduttore televisivo italiano Mino Taveri ha seguito l'evento e Luca Pancalli, responsabile del settore giovanile della federcalcio italiana, la FIGC, ha spiegato a UEFA.com quanto sia importante nutrire il calcio di base e salvaguardare il benessere del calcio a ogni livello. "Qualsiasi grande evento calcistico sostenuto dal calcio di base – specialmente se ci sono coinvolti dei bambini – può lasciare un'eredità che ci permette di dimostrare che il clacio non si gioca solo sui grandi palcoscenici", ha detto.

"Il calcio professionistico è solo la punta dell'iceberg - le fondamenta sono rappresentate dalle migliaia di ragazzini che si divertono con questo sport, che lo giocano e che sognano di diventare dei campioni un giorno. La nostra missione è quella di aiutarli a realizzare il loro sogno". L'ex nuotatore Pancalli di certo ha realizzato il suo, vincendo 14 medaglie (otto d'oro) ai Gioci Paralimpici nel 1984, 1988 e 1996.

Il 50enne ha anche sottolineato l'importanza della crescita del calcio femminile parallelamente a quello maschile. "Stiamo lavorando in collaborazione con la UEFA su questo", ha detto. "Stiamo provando ad approfittare di tutte le risorse che abbiamo a disposizione, come i mini-campi che la UEFA ci ha dato [come parte del programma di assistenza HatTrick], per portare il calcio ovunque, specialmente nelle aree più difficili delle grandi città italiane e nel calcio femminile. Abbiamo avuto delle difficoltà in Italia in questo senso, ma ci stiamo risollevando".

La parola d'ordine è 'inclusione'. Oggi il carcere giovanile di Torino Ferrante Aporti ha ospitato un mini-torneo legato alle attività di calcio di base, dato che la FIGC vuole coinvolgere i giovani detenuti, utilizzando il calcio come uno strumento educativo. Hanno giocato sotto lo striscione 'nessuno escluso!', che rappresenta anche l'approccio generale della FIGC.

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