Gameiro affila le armi

Capocannoniere del Sevilla FC lungo il cammino verso la finale di UEFA Europa League, Kevin Gameiro si augura di condurre alla gloria la sua squadra contro l'SL Benfica mercoledì prossimo. L'attaccante francese, che ha realizzato cinque reti nel torneo dal suo arrivo in estate dal Paris Saint-Germain, assicura che lui e i suoi compagni non andranno “a Torino a fare da spettatori al Benfica".

A UEFA.com, il 27enne attaccante ha parlato della sua prima stagione in Spagna, del tecnico del Siviglia Unai Emery e delle emozioni provate dopo il gol-qualificazione di Stéphane Mbia nel recupero della semifinale contro il Valencia CF.

UEFA.com: Come giudichi la vostra stagione fino a questo momento?

Kevin Gameiro: E' stata una grande stagione in Europa League. Abbiamo superato un turno complicato contro il Betis [agli ottavi] grazie a un'ottima gara di ritorno. Stesso discorso [ai quarti] contro il Porto: abbiamo perso all'andata e vinto al ritorno. E infine la sfida contro il Valencia decisa da un gol a tempo scaduto di Stéphane Mbia. Abbiamo raggiunto la finale anche con l'aiuto della buona sorte.

UEFA.com: Qual è il tuo ruolo nella squadra?

Gameiro: La cosa più importante per un attaccante è segnare. Da un centimetro o da 20 metri, un gol è sempre un gol. In sforbiciata o di ginocchio è lo stesso. E poi è fondamentale seguire le istruzioni del tecnico: la cosa più importante per la squadra è che il portiere non prenda gol. Gli attaccanti sono i primi difensori, ed è questo che ha fatto la differenza quest'anno al Siviglia.

UEFA.com: Il Siviglia è stato a un passo dal mancare la finale.

Gameiro: La gara di ritorno contro il Valencia è stata molto complicata. Nel primo tempo eravamo un po' disorientati e abbiamo sofferto molto. I giocatori in panchina volevano entrare in campo per dare una mano. Il gol-qualificazione è arrivato allo scadere ed è stato un'emozione molto intensa. Crudele per gli avversari, ma meraviglioso per noi.

UEFA.com: Cosa hai provato quando Stéphane Mbia ha segnato nel recupero?

Gameiro: Gioia, felicità. Mancavano pochi secondi alla fine. Era fatta. Sono momenti che capita di assaporare forse una volta in carriera e vanno goduti al massimo.

UEFA.com: Ci puoi dire qualcosa del tecnico Unai Emery?

Gameiro: Vive il calcio con una passione e un'intensità che non avevo mai visto. La sua dedizione, sia durante la settimana che in partita, è massima. Questo ci dà la forza di ribaltare le situazioni difficili o di piazzare la stoccata al momento decisivo.

UEFA.com: Credi che il Siviglia parta sfavorito in finale?

Gameiro: Sì. Il Benfica viene da una grande stagione. Ha già vinto il campionato e ha eliminato la Juventus a Torino. Ma è una partita secca e tutto può succedere. La cosa più importante è dare tutto per non avere rimpianti, essere al 100% fisicamente e vedere cosa succede.

UEFA.com: Come vi preparerete alla finale?

Gameiro: Daremo tutto dal primo all'ultimo minuto perché vogliamo vincerla questa finale, non vogliamo fare da spettatori a Torino. Sappiamo quanto sia importante per il club questo trofeo. Lo ha già vinto due volte e questo sarebbe il terzo.

UEFA.com: Cosa vi aspettate dal Benfica?

Gameiro: Daranno tutto come noi e non si arrenderanno. L'anno scorso hanno perso in finale. Vorranno rifarsi. Lavoreremo in settimana con il mister e con la squadra e analizzeremo il loro modo di giocare.

UEFA.com: Cos'altro ti aspetti dalla finale?

Gameiro: Una grande atmosfera in uno stadio in cui non ho mai giocato. Sarà la mia prima finale e sarà speciale. Dobbiamo prepararci senza caricarci di eccessive pressioni. Daremo il massimo e speriamo di sollevare il trofeo alla fine.