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Juve pronta per l'ultima salita

"Stiamo affrontando una salita tanto ripida quanto bella", ha dichiarato Antonio Conte alla vigilia della semifinale di andata contro il Benfica, aggiungendo: "Rispettiamo gli avversari, ma vogliamo vincere". Forfait per Arturo Vidal.

Antonio Conte punta alare alla Juve il primo acuto continentale da 18 anni a questa parte
Antonio Conte punta alare alla Juve il primo acuto continentale da 18 anni a questa parte ©AFP/Getty Images

Le sirene della prima finale continentale dal 2003 affascinano la Juventus con il loro canto, ma tra i Bianconeri e la sfida del 14 maggio allo Juventus Stadium c'è un ostacolo chiamato SL Benfica.

I Bianconeri, impegnati a Lisbona nella semifinale di andata di UEFA Europa League, sono dunque a un passo dalla meta, ma dovranno fare prima i conti con le Aquile. Il Benfica è un club dalla solida vocazione europea, finalista del torneo la scorsa stagione, e Antonio Conte sa bene che per avere la meglio su un'avversaria di tale prestigio e qualità servirà la Juventus migliore.

Infermeria permettendo, naturalmente. Pur avendo inserito tra i 23 convocati per la trasferta portoghese anche Arturo Vidal e Carlos Tevéz, in imperfette condizioni fisiche, il timoniere bianconero dovrà infatti rinunciare al centrocampista cileno per sua stessa ammissione. "Vidal non sarà disponibile contro il Benfica - ha dichiarato Conte in conferenza stampa -. Per quanto riguarda Tevéz, oggi si è allenato, ma decideremo solo domani se utilizzarlo.

La Juve rischia dunque di dover rinunciare a due pedine importanti per la sfida all'Estádio do Sport Lisboa e Benfica, ma il suo allenatore è convinto che la squadra resterà comunque sul pezzo. "Stiamo vivendo un periodo faticoso, ma anche estremamente saltante - ha sottolineato Conte -. Siamo in corsa per lo Scudetto e anche per la finale di [UEFA] Europa League. Per noi è un percorso in salita ed è molto ripida, anche se altrettanto bella".

I Bianconeri mancano da una finale continentale dal 2003, quando vennero sconfitti dall'AC Milan in UEFA Champions League all'Old Trafford, e non ne vincono una da quella del 1996 contro l'AFC Ajax. Un digiuno di trofei durato 18 anni e che Conte vorrebbe interrompere, ma senza sottovalutare il Benfica.

"Sfideremo una squadra che la scorsa stagione si è inchinata solo davanti al Chelsea [FC], che ora è tra le pretendenti per la finale di [UEFA] Champions League - ha ribadito il tecnico bianconero -. [Il fatto che il Benfica abbia già vinto il titolo portoghese] è un vantaggio per loro; rimanere concentrati su due fronti può essere difficile, ma sono situazioni che ci esaltano in un periodo come questo".

E se il Benfica vola in alto sia in patria che in Europa, il merito, secondo Conte, è del tecnico delle Aquile Juan Jesus: "E' un allenatore che stimo molto, sta facendo davvero grandi cose. Rispetto lui e la sua squadra, ma noi puntiamo a vincere anche se non sarà facile".

Jorge Jesus, da parte sua, non vede l'ora della sfida tra "le due squadre migliori rimaste nella competizione". Il tecnico si è speso in elogi per "l'unico" Andrea Pirlo, per l'eccellenza tattica della Juve e per le capacità di Antonio Conte. In ogni caso crede che "niente verrà deciso domani".

Il portoghese ha continuato: "Si deciderà tutto nella gara in trasferta e siamo pronti per un duro duello. La Juve è tatticamente forte, gioca con un sistema che non è molto comune fuori dall'Italia. Ma al di là del modulo, penso che le due squadre siano simili come filosofia di gioco". Lo stesso si può dire per il rendimento casalingo. La squadra di Jesus, che ha perso fino al termine della stagione Sílvio ed Eduardo Salvio per infortunio ed è anche senza Ljubomir Fejsa e Nicolás Gaitán, arriva alla gara di andata dopo 12 risultati europei utli consecutivi a Lisbona.

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