Juve, semifinale e qualche brivido
giovedì 10 aprile 2014
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Juventus - Olympique Lyonnais 2-1
Bianconeri in semifinale grazie a un gol di Andrea Pirlo e a un'autorete di Samuel Umtiti, ma il Lione - a segno con Jimmy Briand - lascia Torino a testa alta.
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In semifinale, ma con qualche affanno. La Juventus bissa il successo ottenuto sul campo dell’Olympique Lyonnais imponendosi 2-1 nel ritorno dei quarti di finale di UEFA Europa League contro un’avversaria che resta comunque in corsa per la qualificazione per tre quarti di gara.
I Bianconeri passano in vantaggio già al 4’ con una magistrale punizione di Andrea Pirlo, ma al 18’ Jimmy Briand riporta la sfida in parità con un puntuale colpo di testa e da lì in poi tra i due portieri in campo è Gianluigi Buffon quello più impegnato. Almeno fino al 68’, quando un’autorete di Samuel Umtiti sugli sviluppi di una conclusione dalla distanza di Claudio Marchisio pone fine alle ambizioni di rimonta transalpine.
La Juventus comincia la partita caricando a testa bassa con l’obiettivo di chiudere definitivamente il discorso qualificazione. Tévez, alla ricerca del primo gol nelle competizioni continentali dalla stagione 2008/09, prova subito a mettere paura al portiere del Lione Anthony Lopes con un siluro dal limite dell’area che sorvola di poco la traversa.
E’ il preludio al vantaggio-lampo bianconero: sull’azione successiva l’Apache si conquista una punizione dai 20 metri e Pirlo si conferma letale dalla sua mattonella prediletta, spedendo il pallone in rete sul primo palo con una traiettoria affilata. Sono passati appena 4’ dal fischio d’inizio e per i Bianconeri sembra già tutta discesa.
L’inerzia della sfida, però, muta in un batter di ciglia. Nonostante il colpo a freddo il Lione ha il merito di non disunirsi e alla prima occasione utile trova il pareggio. Sugli sviluppi di un corner, Arnold Mvuemba raccoglie il pallone al limite dell’area e lo rimette al centro per Briand, abile a indirizzare di testa alle spalle di Gianluigi Buffon con la complicità del palo. E’ il 18’ e ora il risultato assume contorni decisamente meno rassicuranti per la Vecchia Signora.
Il Lione a questo punto comincia a crederci - ai francesi basterebbe un gol per passare a condurre nel computo del doppio confronto - così l’atmosfera comincia a scaldarsi dalle parti di Buffon, costretto a rispondere coi pugni a una bordata di Maxime Gonalons da fuori area. La Juve non resta a guardare, ma difetta in lucidità al momento di piazzare la giocata decisiva sulla tre quarti avversaria, tanto che Lopes rimane di fatto inoperoso per il resto della prima frazione.
Se la partenza bianconera era stata a ritmo di rock ‘n’ roll nel primo tempo, l’avvio di ripresa assomiglia a un giro di valzer: la Juve attacca con criterio e il Lione si difende con ordine, cercando lo spunto giusto per ripartire. Al quarto d’ora Antonio Conte spedisce in campo Fernando Llorente per uno spento Mirko Vučinić, con l’obiettivo di rivitalizzare il reparto offensivo, e qualche istante più tardi Tévez troverebbe anche il gol del 2-1, che viene però annullato per una posizione di fuorigioco dell’argentino.
Sul fronte opposto Buffon si oppone coi pugni a un’insidiosa punizione dal limite di Mvuemba, ma al 68’ è la Juve a passare, grazie anche un pizzico di fortuna: Marchisio lascia partire una conclusione senza troppe pretese dalla lunga distanze e una deviazione di Umtiti mette fuori causa Lopes, che non può far altro che osservare il pallone rotolare beffardamente in rete. Il secondo svantaggio della serata taglia le gambe al Lione, che prova a imbastire una reazione più con la forza dei nervi che con quella delle idee.
La Juve ha così buon gioco a controllare la sfida fino al triplice fischio finale - peraltro senza correre rischi di sorta - e a 3’ dal termine si divora anche il terzo gol con il subentrato Sebastian Giovinco, che spara alto da posizione vantaggiosissima. Un errore senza conseguenze quello della Formica Atomica, perché i Bianconeri staccano comunque il biglietto per le semifinali e si avvicinano di un altro passo al sogno di disputare la finalissima del torneo nel proprio stadio.