Fiorentina-Juve, una poltrona per due
mercoledì 19 marzo 2014
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Dopo l'1-1 dell'andata, Viola e Bianconeri si ritrovano al Franchi: in palio un posto nei quarti. Vincenzo Montella chiede "serenità e gioia" ai suoi, Antonio Conte vuole "orgoglio, passione ed entusiasmo" per andare avanti.
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L’atmosfera è quella delle grandi sfide. Non sarà una finale, come ha chiarito Vincenzo Montella alla vigilia, ma ACF Fiorentina-Juventus conta tantissimo: mette in palio i quarti di finale di UEFA Europa League e con loro la possibilità di continuare a lottare per un trofeo che negli ultimi anni ha consolidato la dimensione europea, solo per citare qualche esempio, di FC Zenit, Club Atlético de Madrid, Porto FC e Chelsea FC. Al ritorno degli ottavi i Viola arrivano con un piccolo vantaggio, dopo l’1-1 dello Juventus Stadium, ma contro i Bianconeri che hanno perso solo quattro partite ufficiali quest’anno – come ha sottolineato Massimo Ambrosini – “sarebbe da pazzi pensare di essere favoriti”.
Montella è convinto che sia necessario arrivare alla partita “con serenità” e “con gioia” per completare l’opera e portare a casa la qualificazione. “Solo così possiamo dare il meglio”, avverte l’Aeroplanino alla vigilia, “La Juventus è consapevole che sarà dura ma i Bianconeri sono abituati da tanti anni a giocare partite del genere. Mi aspetto una Fiorentina che metta in campo le proprie caratteristiche e non si snaturi. Per una gara così deve esserci il timore necessario”.
Molti pensano che quella di giovedì sera al Franchi sia una finale anticipata. Ma non ditelo all’ex tecnico di AS Roma e Calcio Catania. “Non sono d'accordo, siamo ancora agli ottavi”, la puntualizzazione, “Cambia poco affrontare la Juve in questo turno, noi dobbiamo sfruttare al massimo le nostre caratteristiche e non pensare ad annullare gli avversari”.
All’andata, dopo il gol a freddo realizzato da Arturo Vidal, fu decisivo Mario Gomez, autore del pareggio a undici minuti dalla fine. Supermario è andato a segno anche domenica scorsa nel 3-1 inflitto all’AC Chievo Verona, ma – almeno a parole – Montella non sembra ancora sicuro del suo impiego dal 1’. “Sta crescendo di condizione”, ammette il tecnico, “ma voglio valutarlo: devo decidere perché contro la Juventus ci sta di iniziare la gara in un modo e finirla in un altro. Le possibilità tattiche sono molteplici”.
Bomber di razza, l’Aeroplanino gioca in difesa anche a proposito di Juan Cuadrado e Matías Fernández (che non ha preso parte alla rifinitura del mercoledì), mentre è più loquace quando gli si chiede un’opinione su Antonio Conte. “Ci conosciamo e lo stimo”, assicura, “Durante la partita sente la gara in modo particolare e riesce a trasmettere questa sua carica alla squadra”.
Il tecnico della Juventus, che sta trascinando i Bianconeri al terzo scudetto consecutivo, si aspetta una grande partita dai suoi giocatori al Franchi. “Per me”, chiarisce l’ex centrocampista in conferenza stampa, “l’habitat naturale della Juventus deve essere la UEFA Champions League. Ma adesso che giochiamo in UEFA Europa League, cercheremo di onorare al massimo l’impegno e andare avanti, con orgoglio, passione ed entusiasmo. Con tutto quello che abbiamo”.
A Firenze, lo scorso 20 ottobre, i campioni d’Italia subirono un’incredibile rimonta e furono battuti 4-2, una delle quattro sconfitte stagionali incassate, l’unica in campionato. Non è quello però l’unico precedente da considerare per inquadrare Fiorentina-Juventus. “Occorre tenere conto di tutte e tre le partite”, avverte Conte, prima di annunciare che Carlos Tévez sarà titolare, “e fare le valutazioni del caso: le abbiamo fatte noi e le avrà fatte sicuramente anche la Fiorentina”. Quanto ai problemi e ai grattacapi che finora i Viola sono stati capaci di creare ai Bianconeri, “penso che loro magari soffrano i primi settanta minuti e noi gli ultimi venti”.
Si parla tanto di Gomez, ma non c’è solo lui di cui preoccuparsi. “Non c'è il singolo che ‘preoccupa’, noi abbiamo grandissimo rispetto nei confronti di tutta la squadra della Fiorentina”, assicura Conte, “Un nome che mi piace fare però è quello di Borja Valero, giocatore straordinario nell'interpretazione del suo ruolo. Ma ne potremmo fare tanti altri perchè parliamo di Cuadrado, Pizarro, Gomez...”.
L’1-1 casalingo è un risultato piuttosto insidioso e scomodo, ma la Signora non si sente affatto spalle al muro. Tutt’altro. “Sinceramente non avverto tutta questa pressione sulla Juventus, abbiamo iniziato questo percorso in UEFA Europa League ed è giusto cercare di fare del nostro meglio”, conclude il tecnico, “Alle pressioni però siamo abituati e saranno le stesse che ci accompagnano ogni partita, perchè la Juventus a prescindere deve sempre vincere, per questo non cambia niente”. Un successo giovedì sera, però, avrebbe probabilmente un peso specifico più rilevante.