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Il Porto piega il Napoli di misura

FC Porto - SSC Napoli 1-0
La deviazione sul tiro di Jackson Martínez sorprende Pepe Reina al 57' minuto, ma la squadra di Rafael Benítez può essere soddisfatta per la prestazione.

Il Porto piega il Napoli di misura
Il Porto piega il Napoli di misura ©AFP/Getty Images

Jackson Martínez segna, Gonzalo Higuaín no. È il duello tra i due centravanti a decidere la sfida d’andata tra FC Porto e SSC Napoli, ottavi di finale di UEFA Europa League. Vincono di misura i portoghesi, più incisivi nel primo tempo e più concreti nella ripresa, in gol con il bomber colombiano dopo due occasioni fallite dal Pipita.

Come annunciato alla vigilia, Rafael Benítez cambia cinque undicesimi rispetto al match con l’AS Roma, rilancia Lorenzo Insigne sulla linea dei trequartisti alle spalle di Higuaín e rinuncia al fosforo di Gökhan Inler a centrocampo: nella terra di mezzo, a far legna, ci sono Valon Behrami e Henrique, per la prima volta insieme. Segno che il tecnico spagnolo punta soprattutto a non prenderle, magari provando a fare male in contropiede.

La prima azione da rete, però, è del Porto: è il 12’, Carlos Eduardo va via sulla destra e mette al centro un cross invitante per Martínez, Raúl Albiol non ci arriva, l’attaccante colombiano impatta a colpo sicuro col mancino e testa i riflessi di Pepe Reina, strepitoso nella risposta volante. È un campanello d’allarme per gli azzurri, in difficoltà nella fase difensiva e stranamente impacciati in quella offensiva.

I portoghesi, così, guadagnano metri e fiducia e al 20’ Reina deve sporcarsi di nuovo i guantoni per respingere con i pugni una conclusione da fuori area di Steven Defour. Prima che il pallone esca, Martínez rimette al centro da sinistra per la testa di Carlos Eduardo che, tutto solo sul secondo palo, sorprende il portiere spagnolo ma la rete è annullata per fuorigioco.  

Scampato il pericolo, il Napoli alza il baricentro e comincia a girare di più la palla a centrocampo coinvolgendo anche Marek Hamšík. Lo slovacco entra lentamente in partita e gli azzurri cominciano ad affacciarsi dalle parti di Helton, pur senza mai centrare lo specchio della porta. Soprattutto, l’undici di Benítez tiene il Porto lontano dalla sua area di rigore, tant’è che proprio la rete annullata a Carlos Eduardo al 21’ è l’ultima azione degna di nota del primo tempo.

Poco male per i venticinquemila spettatori dell’Estádio do Dragão, perché la ripresa comincia subito col botto: al 46’ Albiol interrompe un fraseggio prolungato dei portoghesi, ma il pallone arriva a Fernando che, di prima intenzione, chiama Reina a un altro intervento super con una conclusione violentissima da venti metri e più.

Il Napoli, stavolta, risponde: è il 52’, Hamšík pesca José Callejón sulla destra con un filtrante, assist all’indietro per Higuaín e parata a terra di Helton. Sul successivo calcio d’angolo, Albiol colpisce di testa ma il portiere brasiliano si supera di nuovo.

È un altro Napoli, più determinato e incisivo. Higuaín ci prova ancora al 55’, ma Helton devia come può e, a un passo dalla porta, Callejón manca il tap in vincente.

Nel momento migliore degli azzurri, al 57’, il Porto trova il gol del vantaggio: su corner dalla destra di Ricardo Quaresma, prima Albiol poi Faouzi Ghoulam non riescono ad allontanare la sfera, Martínez si coordina da campione e pesca il palo più lontano con una volèe mancina dal vertice sinistro dell’area piccola vanificando anche il tentativo di rinvio di Hamšík sulla linea.

Una volta avanti, Luis Castro ridisegna la squadra richiamando in panchina Carlos Eduardo e Silvestre Varela per inserire Juan Quintero e Nabil Ghilas. Cambia anche Benítez: fuori Hamšík, Callejón e Higuaín, dentro Dries Mertens, Goran Pandev e Duván Zapata.

Non cambia più il risultato, nonostante due occasionissime, una per parte. Comincia il Porto, all’82’: Miguel Britos salva tutto in scivolata su cross dalla sinistra di Martínez, la sfera schizza su Quintero e sbatte sul palo con Reina immobile. Due minuti dopo, è Zapata ad avere la palla buona ma sulla sua deviazione d’istinto è provvidenziale l’intervento di Eliaquim Mangala sulla linea. Il centravanti colombiano ci riprova anche al 92’, senza fortuna su assist di Pandev. Finisce 1-0, tra sette giorni, al San Paolo, al Napoli servirà la partita perfetta.